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Pianti e sorrisi di un ventenne

Sono le 3.28 di sabato 30 marzo sono ancora sveglio e aspetto un sonno lontano che non arriverà e penso un po’ alla mia vita vissuta e al mio presente e mi chiedo:”ma ne vale realmente la pena?”. Sembra stana come domanda ma un filo logico è esistente in tutto ciò. Stravaccato sul letto,dopo una giornata vuota e spenta,ascolto una dolcissima melodia ‘che non c’entra nulla con la musica odierna,anzi nel momento mi sento anche vecchio,ma provoca in me una reazione rabbrividente. Codesta marcia si chiama Fantastica. Beh immagino che quasi nessuno la conosco,ma tuttavia provoca in me ricordi ,numerosi ricordi, che mi portano in un mondo mio,parallelo che purtroppo non esiste e non esisterà più. Ecco,mi riporta in un piccolo paese perso in se, perso su una collina,In provincia di Salerno . Lì il mio cuore giace insieme alla mia famiglia che purtroppo abbiamo dovuto lasciare 17 anni fa. Ecco proprio per questo scrivo queste righe perché quella “fantastica” porta a ricordarmi Mio nonno MICHELE! Che uomo,spalle dritte,altro 1.90,mamma mia! Io ricordo un particolare assurdo, strano da dire, ma quando morì lì nella tua bara era un comandante, quelle spalle ancora dritte la sua imponenza,incredibile!. La mancanza ovviamente è immensa,ingestibile a volte e pensando a lui guardando la sua foto al suo fianco c’è un altra donna bellissima,che con le parole è difficile da descrivere. Una persona speciale unica, per i sui particolari e per la sua vita vissuta. Mia nonna,la sua amata, anche lei dopo solo 7 mesi ha raggiunto il nonno. Ora dopo questa ritorno al passato e dopo qualche lacrima caduta arrivò al Dunque e penso,ma allora ne vale la pena ? Ecco il motivo di questa domanda è semplice. Mio papà, mia mamma ed io 17 anni fa abbiamo lasciato il nostro cuore ,la nostra terra, il nostro tutto per venire qui a Milano. Quanti sacrifici che hanno fatto e ancora stanno facendo!! Io li amo davvero tantissimo e questa cosa non ho mai avuto il coraggio di dirla loro. Sacrifici,sofferenze,lontananze, ma ne vale realmente la pena ? Io sono cresciuto fra viaggi di 12 ore in macchina o in treno, tra arrivi e tra partenze, fra sorrisi immensi e pianti interminabili. Ancora oggi che ho 21 anni risento di tutto questo, sento un vuoto dentro me ancor più dopo la morte dei miei amati nonni. Mi chiedevo ma a cosa è servito tutto questo a cosa servirà ? A volte dimentichiamo che la vita è una sola, dimentichiamo che quei momenti persi non li porterà più nessuno. Mi si torce lo stomaco a pensare che ho,anzi, abbiamo gettato tutto questo tempo che non tornerà più. Ora penso ai miei due nonni ancora in vita e mi chiedo:”succedere la stessa cosa ? Arriverà di nuovo quella chiamata che mi spezzare il cuore? Quell’ “è finita”. A volte mi arrendo e penso che il nostro destino parla per noi,però credo che allo stesso tempo neanche il destino abbia il diritto di rubarci tutto ciò. Ora penso a mio padre e mia madre e mi rendo conto il mio amore per loro,quello che hanno fatto per me è indescrivibile,davvero. Forse davvero questa vita un senso non ce l’ha ma è sempre giusto fare il possibile per crearne uno!



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Racconto scritto il 30/03/2019 - 04:08
Da Luca Fiore
Letta n.1026 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Ti avevo letto e mi ero promessa di commentarti!
L'amore per la tua famiglia commuove, le scelte o le necessità possono allontanarci nella vita, ma i legami sono parte di noi e anche se, coltivarli a distanza è più complicato, l'amore non cambia!

Grazia Giuliani 03/04/2019 - 14:45

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Luca, mi sono commossa...
Hai fatto bene a scrivere...scrivere aiuta a metabolizzare il dolore.
Sei un ragazzo dolcissimo. Nn tutto si può spiegare, ma l'amore sincero che tu provi per la tua famiglia, vale una vita intera.
Un abbraccio

laisa azzurra 30/03/2019 - 09:05

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