Indugio tra le sponde dello Stige
Crogiolo dell'Accidia,
volge l'abisso,
Di salvezza né Stella né Fiamma riconosco apparenza.
Crogiolo dell'Accidia,
volge l'abisso,
Di salvezza né Stella né Fiamma riconosco apparenza.
Ebbro, scarno,
Anacoreta e spoglio d'Onore.
Nomea dissoluta,
testimone di decadenza.
Io, come triste simulacro di pietra,
Ed il trascinarsi senza meta,
perché non infuriare?
Odi, il vento infuria i lamenti del destino nefasto,
Truci sibilii d'una voce flebile.
Impera il mare e le onde,
come il pianto ancestrale,
d'un mondo dissolto,
indigente cordoglio.
Poesia scritta il 16/11/2025 - 19:57Letta n.1 volte.
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