RIFLESSIONE SULLA FAMIGLIA
nella coppia tutto è cambiato, prima il
matrimonio veniva deciso con la famiglia e
non c’era mai il peccato! Attualmente vivono
solo con tanto calore ed’emozioni … liberali,
saltando quei parametri che lo facevano
vivere da cristiani.
La famiglia è una
vera soggettività sociale, usciamo
da questa logica assistenziale; ci sono
le premesse, se si punta nella capacità di
se stessi; è una qualità che ci accomuna,
far fruttificare i talenti non è una sorta
di tragedia.
Scontato sarebbe se
si accontentassero le moglie, la moda
li costringe a cambiare ogni sei mesi con
affanni; quel centro propulsivo guardava
prima i bisogni, la famiglia ha la capacità
di generare e rinsaldare i legami sociali
senza danni.
La famiglia continua
nella scuola e in tutte le altre istituzioni
sociali, ci sentiremmo pellegrini e forestieri;
si allunga la vita e quel tempo lo vuole vivere
l’anziano, con quel rapporto fisso che ha con
i nipoti … aiutano i genitori però il nonno
diventa un sedentario.
Per la salvaguardia
dell’uomo non si può mai esaurire il suo
orizzonte, lo spirito è come il vento spinge
sempre di andare avanti; un liberale pensiero
sarebbe vincente, non possiamo permetterci
di adagiarci e non perseguire più i propri
sogni.
La differenza è
nell’imparare ad essere tollerarti nelle
discussioni, accettare il partner per quello
che lui può fare; non pensare di stare con lei
finché ti emoziona solo fisicamente, quella
è la causa che crea la profonda instabilità
nelle famiglie.

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