L’AURORA
Silenzioso e solingo
al chiaror dell’alba,
m’incamminai
tra vicoli millenari
del paese a me caro.
Bramoso d’ immortalar scritture,
scorci e remote vedute,
carpire io volli.
Tra selciati antichi
lisi dal tempo,
alita un vento tiepido,
odo cinguettar gli uccelli,
qualche luce riflette dalle finestre,
attingo fuggente il chiaror
dell’alba spoglia,
intento riscoprir
attimi del passato.
La torre campanaria
s’erge ritta e con potenza
custodisce antichi bronzi
per richiamar eventi,
colsi l’attimo, per
far rivivere ricordi e sogni
a chi un dì,
nacque nell’incantato loco.
al chiaror dell’alba,
m’incamminai
tra vicoli millenari
del paese a me caro.
Bramoso d’ immortalar scritture,
scorci e remote vedute,
carpire io volli.
Tra selciati antichi
lisi dal tempo,
alita un vento tiepido,
odo cinguettar gli uccelli,
qualche luce riflette dalle finestre,
attingo fuggente il chiaror
dell’alba spoglia,
intento riscoprir
attimi del passato.
La torre campanaria
s’erge ritta e con potenza
custodisce antichi bronzi
per richiamar eventi,
colsi l’attimo, per
far rivivere ricordi e sogni
a chi un dì,
nacque nell’incantato loco.
Opera scritta il 26/12/2021 - 23:38Letta n.803 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Anna,Sabatino e Maria Luisa, sono orgoglioso e onorato del vostro commento un cordiale e stimato saluto


Carmine De Masi
27/12/2021 - 21:35 --------------------------------------
Waw...rimango a bocca aperta..bellissima 

Anna Cenni
27/12/2021 - 18:16 --------------------------------------
Bellissima e significativa Poesia, quasi d'altri tempi. Bravissimo 5*
Sabatino Santucci
27/12/2021 - 12:36 --------------------------------------
Un bel poetare, molto apprezzato. 

Maria Luisa Bandiera
27/12/2021 - 07:47 --------------------------------------
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