RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Sento il bisogno di scriverti


sento il bisogno di scriverti,
sono giorni lunghi, tristi.
Dovrei voler spaccare tutto,
posso spaccare tutto.
il niente che mi affligge me lo vieta.

sento il bisogno di scriverti,
non riesco a piangere,
non so se lo voglio davvero,
ho come una solitudine dentro,
ha fame, vuole mangiarmi.

sento il bisogno di scriverti,
ho paura di amare, di vivere,
di creare un legame col mondo.
cerco una ragione all'esistenza
oltre la religione e teorie più vere.

sento il bisogno di scriverti,
aspettare Natale, per rivederti.
per rivedere quel tuo sorriso,
respirare la tua gioia, vivere i tuoi racconti,
vederti viva, così che che lo sia anch'io.

sento il bisogno di scriverti,
un messaggio, una canzone,
che differenza fa.
non ti basta il pensiero?
cosa desideri che ancora non hai?

sento il bisogno di scriverti,
manchi come le corde ad una chitarra
che marcisce senza suonare, io sto morendo senza amarti,
non ho tempo di vivere i sogni.

come una piuma a mezz'aria c... (continua)


Federico Mallegni 10/12/2018 - 22:17
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Senza emozioni


Mi sciolgo uno a uno come il tempo vola senza toccare il silenzio a passo di stelle colorando il mare parlato dal tormentato mondo l'altare del piacere, contemplando il sorriso d'oro.Nell'alba del nuovo giorno mi piego all'amore che si sboccia in riflessi del paradiso senza emozioni a due metri di te in veste d'erba baciarti ogni alba in serie ti voglio.... (continua)

Elena Spataru 03/08/2016 - 17:52
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Senza Parole


Fra i rumori della folla, nell' intimità del nostro essere,ci troviamo noi due,felici di esser insieme, parlando con sguardi, senza bisogno di parole.
Nel frastuono del mondo esterno, troviamo un'oasi di tranquillità, dove l' amore si esprime senza parole, in ogni sguardo, ogni sorriso, ogni carezza.... (continua)

Barbara Lai 28/01/2024 - 16:39
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Senza saperlo


Sento il fluire dei tuoi globuli nelle mie arterie, e scorgo nel sangue quasi bellezza, come se fosse cosparso di liquido vitale non visibile ad altri occhi.
E osservo il tuo visino cosi tenero, morbido e soffice come un cuscino in piuma d'oca, d'oca come è la pelle quando ti avvicini a me e mi guardi,con quelle pupille che sono diamanti,preziose e mai distanti,luccicanti ma non abbaglianti.
E poi quando le nostre mani si intrecciano, il creato sembra trovare la sua pace,la vita appare più limpida,osservo il mondo da una diversa lente. Il contatto con le tue membra ha cambiato la percezione sensoriale,ha pervaso corpo e anima.
E poi sento uno strano tremolio salire su per la schiena,un brivido che fa una tappa nel cuore e poi sale su fino alle labbra,spingendo quest'ultime ad appropinquarsi alle tue.
E allora mi muovo senza saperlo, e poggio il palmo della mia mano sulla tua chioma come un'ancora si poggia al fondale, e mi perdo tra il tuo sapore d'immenso.
Il sale dell'esistenza... (continua)

Marco Arcidiacono 17/08/2015 - 15:12
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Seppi andare e inciampai nell'amore.


In quel grigiore , cielo plumbeo , seppi stranamente udire , nonostante l'incessante scappare via della pioggia, l'amore.
E fu nel cangiante intrecciarsi del grigio e poi rosso e finalmente azzurro che,
trovai la sfumatura della mia vita.
Una notte,un cielo senza stelle,e un'immensa luce.
Irrilevante la stagione e il cadere delle foglie e i fari del lontano carovan che vicini parevano trascinarmi a sè.
Inerme,immobile,stasi divina davanti ad un mondo in ritardo.
E la frescura mi accarezzava i capelli,ormai grigi e sporchi,sudici,del tanto tempo che mi separava dalla giovinezza.
Immensi percorsi si sono intrecciati nella mia vita attraversati dalle molteplici figure dell'uomo,
da cui strappavo i pezzi che più mi piacevano per ricucirli addosso a me.
Bambola di pezza;
seppi essere tante cose e con un'attitudine quasi camaleontica riuscì a sfuggire a tanti pericoli e tante strade non percorsi.
Seppi apprezzare l'intensità del silenzio e il rumore incessante dell'immobilità.
Su... (continua)

Ludovica Gabbiani 01/11/2017 - 19:32
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SETTEMBRE


Ed era arrivato anche settembre, con l'aria dei mattini più fresca e le giornate un po' meno lunghe. Ma faceva ancora caldo, e i pomeriggi erano ancora tinti dai raggi del sole e dalle grida dei bambini che giocavano nelle strade. Erano lì da un mese, arrivati in agosto per una vacanza, di non più di quindici giorni, poi suo padre aveva avuto un'offerta di lavoro e i suoi, innamorati del posto, avevano deciso di restare. L'isola era davvero incantevole, circondata da un mare stupendo, di un colore così puro, così intenso, da ricordare il verde scintillante dello smeraldo. La spiaggia di sabbia finissima e il pittoresco porticciolo, donavano all'ambiente un'atmosfera romantica ed un forte carisma. Anche lei era incantata da quei luoghi, ma non poteva non sentirsi combattuta tra la gioia di restare e cominciare una nuova vita e la rabbia di dover lasciare la vecchia. Ma forse il suo umore altalenante, derivava dall'atteggiamento di Stefano, il ragazzo che suo malgrado le aveva rubato il ... (continua)

Marirosa Tomaselli 08/12/2015 - 11:51
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Sfumature


E a volte vorrei che mi vedessi cosí, in un tardo pomeriggio di una giornata qualunque. Tornando verso casa, nel traffico, con l'aria stanca, canticchiando una canzone di Battisti per caso trovata alla radio. Vorrei che mi vedessi cosi, nei gesti banali della vita di tutti i giorni, negli attimi in cui mi perdo e poi mi ritrovo, in quelli in cui combatto e in quelli in cui mi ranicchio. Vorrei che vedessi i miei sorrisi, senza considerarli scontati e che ti accorgessi dei sospiri malcelati che tengo solo per me. Essere per te come quello scorcio di tramonto che sta davanti a te ogni giorno, pieno di colori e sfumature, per nulla scontato.

Vorrei che tu vedessi bellezza laddove tutti vedono normalità.... (continua)


Michela Pomobello 15/12/2016 - 23:39
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Short stories: Disinnamoramento by ©Raffreefly


La cosa più brutta che ad una persona possa capitare, è il disinnamoramento di sé.
Non amarsi più, significa lasciarsi andare, fisicamente e mentalmente.
Non amarsi più, significa fregarsene di se stessi e di conseguenza, anche degli altri. Significa farsi male ogni giorno attraverso la quotidianità; un esempio pratico, se si sa che un determinato cibo ti nuoce, lo mangi ugualmente. Se si sa che per rimanere in forma devi camminare almeno un ora a passo svelto, non lo fai. Se sai che staresti bene vestita in un determinato modo, opti per tuta e scarpe da ginnastica, fregandotene ampiamente dei giudizi altrui. Se da un lato rivendichi il diritto sacrosanto di libertà, dall'altro lato, sei schiava di quel sentimento neutro, freddo e menefreghista che non ti appartiene. Un circolo vizioso da cui è difficile uscirne. Non ti ami più e aspetti che passi questo momento, temendo, che non passi mai. E vivacchi, non vivi. Ti lasci andare alla corrente che speri, ti porti lontano, magari in un... (continua)

raffreefly raffreefly 03/04/2018 - 19:00
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Signora solitudine


Signora solitudine

L’oste seguiva con occhio vigile, e orecchio ben teso, il concerto eseguito dalla pioggia battente sui sampietrini della piazza deserta.
L’ansimare rauco e fastidioso della vecchia corriera che, salendo dal fianco della collina, prese possesso della scena, rovinò la musicalità dell’evento atmosferico.
Lentamente, la corriera completò il periplo della piazza e, prima d’imboccare in senso contrario il tornante destrorso appena affrontato in salita, si arrestò.
Allo sbuffo d’aria compressa dell’impianto frenante seguì, un istante dopo, quello dell’apertura automatica delle porte.
Una donna si avvicinò all’uscita, guardò il cielo, sospirando appoggiò la valigia sul predellino, poi aggrappandosi al maniglione della porta allungò la gamba destra e posò il piede sul suolo bagnato; subito dopo posò anche l’altro, riprese la valigia, salutò l’autista e s’incamminò.
La donna, anche se lo sguardo dolente segnato da troppo dolore contribuiva ad assegnargliene qualcuno in... (continua)


vecchio scarpone 07/10/2018 - 19:00
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