RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
... e poi ... … E POI …
Tra una titubanza e l’altra si avvicinava il nuovo anno con il potere di essere realizzato ad uso di tutti: così aveva deciso il Creatore e che qualcuno potesse iniziare come più desiderava la sua storia prendendo spunto da qualsiasi cosa gli apparisse nella mente. Praticamente ognuno quell’anno 2024 sfoderava i suoi desideri nel contesto della realizzazione … era un rischio molto grosso pensava il Creatore dare nelle mani di ciascuno questa tremenda possibilità! “La possibilità d’ognuno di vivere i propri intenti in una storia che voleva vivere intensamente.” Era pericoloso mettere nelle mani dell’umanità queste possibilità sapendo che gran parte dell’umanità non era ancora pronta … ma alcuni … alcuni si, lo erano ed il Creatore voleva lasciare libera scelta a questi “alcuni”. Fu così che ad ogni umano venne dato un rotolo di fotogrammi dove impressionare la propria storia su quel... (continua) ![]() ![]() ![]()
C'era una volta un fiorellino C’era una volta un fiorellino
Elisa, la nostra protagonista, aveva nel suo piccolo giardino da qualche anno una conifera di quelle che si espandono in orizzontale e poco in verticale. Poi finalmente, poco alla volta, iniziò a vedere una fogliolina di un verde piuttosto scuro e leggermente variegata. ![]() ![]() ![]()
DAL DENTISTA Dopo aver fatto due piani di scale perché l’ascensore gli causa attacchi di panico, Sandro ha il fiatone e quando suona il campanello dello studio soffia come un mantice.
Gli apre l’assistente del dottore, una donna, se così si può dire, magra come un’aringa. È piatta da tutte le parti, sembra un prodotto Ikea. Sebbene arrampicata su dei tacchi a spillo resta comunque bassa. Ha un volto pallido, dello stesso candore della divisa bianca che indossa e se non fosse per un pesante trucco nero attorno agli occhi, si confonderebbe con la tappezzeria della stanza. “Sandro Marini?” gli chiede con una vocina quasi inesistente, da fantasma assopito. “Certo” ansima lui dall’alto. “Il dottore lo riceve subito, si accomodi” sussurra la donna prima di sparire. Sandro si asciuga il sudore e sprofonda nel divano. Accanto a lui, su un tavolinetto, ci sono delle riviste, e sono riviste porno. Non ha nemmeno il tempo di ambientarsi che la porta in cui si è immersa l’infermiera, si apre ed appare il... (continua) ![]() ![]() ![]()
Di quando Di quando. Di quand'ero una rana ricordo molte belle situazioni e di quanto dovevo stare attenta a zoccoli e scarponi.
Di quand'ero una rana ricordo allegria nel prato tra ogni erba e di come avevo maturato la mia giovinezza acerba. Di quand'ero una rana ricordo storiche cantate con le amiche e di quanto le mie più normali soddisfazioni fossero uniche ed infinite. Di quand'ero una rana ricordo pozze d'acqua ancora incontaminata e di quando le lucciole invadevano con fiaccola immacolata. Di quand'ero una rana ricordo quanto diventare madre ti fa sentire un tot prestigiatore e di come la mosca m'assopiva il languore. Di quand'ero una rana ricordo pure di quanto fosse paralizzante ogni incontro col serpente e di come una volta evitato mi sentivo vincente. Di quand'ero una rana ricordo anche di quanto la vita mi scorreva dentro gentilmente tra una mangiata, una dormita e parecchio saporito dolce far niente e. E di come del dover morire avessi una teoria inesistente. Po... (continua) ![]() ![]() ![]()
è qui la festa Ciao ragazzi, il mio nome è Federico, ho compiuto da poco nove anni, vado a scuola come tutti i bambini della mia età, e come ad alcuni bambini della mia età piace un sacco il gioco del calcio, possiedo anche una album per la raccolta delle figurine, che ho quasi terminato. Oggi è un giorno importante per me, vado ad una festa di compleanno, il mio amico Arturo compie dieci anni, ha invitato un sacco di gente, gente importante, perché il papà di Arturo, dovete sapere, è un noto avvocato, e per l’occasione ha invitato un sacco di suoi amici e conoscenti, tutta gente con un sacco di soldi. Arturo abita in una lussuosa villa tutta illuminata, dove alcuni camerieri per conto di suo padre hanno preparato giù in giardino, sotto a dei grandissimi alberi con attorno un sacco di fiori colorati (io so tutto questo perché l’ho saputo da Arturo alcuni giorni fa) degli enormi tavoli con tante cose da mangiare, patatine, caramelle, cioccolato, alcune piccole torte farcite alla crema, arachidi, bib... (continua)
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Fabio e Fiamma FABIO E FIAMMA
È un sabato sera. Strade affollate da gente che non sembra aver fretta. Negozi presi d’assalto per le imminenti festività natalizie. ![]() ![]() ![]()
Fuga dalla baita FUGA DALLA BAITA
Tra le cime innevate soffiava ed ululava un freddo vento che non lasciava tregua lungo il solitario sentiero che Rosalba stava percorrendo per raggiungere la baita di sua nonna. ![]() ![]() ![]()
George Non lo poteva soffrire, non lo aveva mai potuto soffrire.
Aveva deciso che lo avrebbe fatto quel giorno, non appena i genitori fossero usciti. Così, quando sentì chiudersi il cancello automatico ed ebbe la certezza di essere solo, andò in garage e prese la pala. Salì al primo piano e prima di introdursi in salotto la nascose dietro la schiena. Come aveva immaginato, Fred dormiva sulla poltrona, la televisione accesa, una luce soffusa che illuminava delicatamente la stanza. Gli si avvicinò senza fare il minimo rumore. Fred continuava a dormire. Ma così non c’era gusto. Doveva svegliarlo, e così fece, carezzandogli la testa. Fred si svegliò ma non si mosse, nemmeno quando vide la pala alzata sopra di lui. Il colpo fu secco e repentino ed bene assestato, nemmeno una goccia di sangue. E George provò una soddisfazione immensa che non avrebbe mai dimenticato quando vide il cane con la testa fracassata. La stessa soddisfazione che provò vent’anni dopo quando massacrò i genitori. Ques... (continua) ![]() ![]() ![]()
I due dannati Due dannati, durante una lunghissima traversata dove a traghettare era un certo Caronte che li stava trasportando nei gironi di appartenenza, si raccontavano di come avevano passato le rispettive esistenze. Piotr era un ladruncolo un po' tonto, Thomas, invece, uno stravagante assassino.
Il primo, dal momento che rimase turbato e sconcertato dalle storie del suo interlocutore, gli sciorinò una predica. «Ehi rubagalline, ti vorrei ricordare che… siamo sulla stessa barca» reagì infastidito il killer. «Sì, però non ho mai ucciso nessuno. Tu, porco diavolo, con le tue pistole non risparmiavi nessuno.» «Ero costretto ad eseguire gli ordini. Qualora mi fossi rifiutato, mi sarebbe finita male. Qui al massimo posso ammazzare il tempo.» «Ordini dall'alto, immagino.» «Dal basso, per l'esattezza.» «Cioè, scusa, fammi capire... Satana ti condizionava la mente al punto di commissionarti gli omicidi?» «No, lavoravo per i nanerottoli della Triade cinese, un'organizzazione criminale di stamp... (continua) ![]() ![]() ![]()
I fronzoli dell'anima I FRONZOLI DELL'ANIMA
Vive l’anima in forma incorporea tra i vari mondi dell’Universo da lei stessa creati, vive nell’unità dell’Uno e la diversità dei tanti. oppure con le combinazioni amene tra nome e cognome … In questo particolare frang... (continua) ![]() ![]() ![]()
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