RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Alzando gli occhi


Amo leggere i pochi raggi di sole nel buio delle giornate, per cercare in me l'azzurro dell'infinito.
Tovagli Massimo... (continua)

Massimo Tovagli 04/11/2023 - 12:44
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I fiori di Oggiscrivo ( simili)


Ecco è proprio negli ultimi giorni di questo
mese che tutto cambia e tutto si rinnova.
Il cuore incomincia a volare pensando a nuove avventure.
Il pensiero incontra l'anima e come fiori alla moviola sbocciano ad uno ad uno, così come i sentimenti verso le persone che ci sono più care e più vicine, o per affetto o per affinità elettive.
Alla fine mi ritrovo in un prato ricco di fiori dai colori e profumi diversi.
Alcuni di essi catturano la mia attenzione e li raccolgo idealmente per farne un fascio degno di chi ha riempito le pagine di questo sito impegnando cuore ed anima.
A quello con lo stelo più alto
ho dato il nome di Adriano,
gentile e fidato condottiero,
attorniato da tanti bei colori
ai quali non so dare un nome,
ma anch’essi altrettanto importanti.
A seguire...
La gioia e la speranza dell’azalea:
Giuseppe, il commento generoso
e senza risparmio, di approfondimento
sensibile ed affettivo.
Un giglio per esprimere la nobiltà d’animo
di Mirko...amico generoso... (continua)

santa scardino 25/04/2024 - 17:58
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Il carcerato


Era rinchiuso in una cella d'isolamento e guardava con disperazione il soffitto grigio e anonimo . I muri erano spessi e la porta blindata aveva uno spioncino nel mezzo.
Lì non filtrava alcun rumore, come se tutto il mondo fosse ovattato e la neve avesse ricoperto col suo manto candido tutti gli odori e i rumori della terra .L'unico rumore che scoppiava in testa, era il battito assordante del suo cuore. Batteva all'impazzata e l'angoscia gli attanagliava la mente.
Ormai erano trascorse diverse ore e nessuno veniva a prenderlo, perché il giudice potesse interrogarlo .Ma che ora era? Gli avevano tolto l'orologio, il telefono,la cintura, i documenti ... persino una lettera che sua madre gli aveva scritto tempo addietro e che portava sempre con sé.
Una branda in un angolo e un Vespasiano all'altro angolo...uno spazio limitato... Misurò mentalmente l'ampiezza di quella cella... Poteva essere una piccola stanza di m. 2X3.
Si era arrotolato su sé stesso,stringendo le ginocchia tra le brac... (continua)

Teresa Peluso 10/10/2023 - 14:28
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L'arca di Noè - 2.0 (riproposto)


L’ARCA di NOE’
Capitolo I
UN SOGNO RICORRENTE
Sapevo che era un sogno eppure lo vivevo talmente intensamente che sembrava vita vera!
Quel sogno ricorrente continuava da qualche tempo ad impossessarsi di me, delle mie notti e non sapevo, o meglio, non capivo come mai si ripeteva quasi sempre nello stesso modo: cambiavano solamente ora i luoghi, ora i personaggi, ma la linea temporale del sogno era sempre la stessa!
Non c’era un motivo vero e proprio scatenante del sogno eppure sentivo che era qualcosa di anomalo e dentro quel sogno io vivevo come fosse vita vera, reale ….. mi sembrava bella questa cosa ma la trovavo anche inquietante, soprattutto quando gli eventi di quel sogno si facevano più strani che mai e forse anche, a mio avviso, un poco pericolosi nel loro svolgersi su quella linea temporale.

In uno di quei sogni il silenzio si esprimeva come nel battito d’ali d’una farfalla mentre lieve la brezza muoveva a far vibrare le fronde; la natura mai stanca d’emozionar... (continua)


Maria Luisa Bandiera 17/02/2023 - 08:25
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Piove sul bagnato (riedizione)


Premessa: 'Piove sul bagnato,' fa parte di una trilogia intitolata 'Separazione' che comprende anche 'L'addio' e 'Sopravvivere' i cui testi sono collegati tra loro.
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Rievoco una sera di fine novembre di sette anni fa in cui pioveva dolcemente, sembrava che la musica scivolasse dal cielo. Io e lei, nella nostra camera da letto, immersi in quell'atmosfera poetica, ci abbracciavamo, innamorati. 
«Tesoro» mi sussurrò. «Qualsiasi cosa dovesse succedere, ti starò sempre vicina.»
La strinsi forte al petto, convintissimo del nostro indistruttibile amore da far invidia al mondo. 
Oggi come allora sta piovendo, con la sola differenza che è un pomeriggio grigio e spoetizzante, al riparo sotto un balcone, vicino l'ufficio di un avvocato divorzista dal cognome tedesco. 
Ci stringiamo la mano per accomiatarci, lasciandoci andare all'istinto di intrecciare le nostre dita. 
«Ti auguro il meglio» le dico con gli occhi arrossati dal pianto e con un brivido che mi scuote la schiena. 
«Perdon... (continua)


Giuseppe Scilipoti 18/01/2022 - 23:07
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Ricorda chi sei (2.0 (riproposto)


Oggi è una bella giornata di sole, anche se fa ancora freddo, brrr…
La neve delle settimane scorse finalmente si è sciolta, portandosi via il ghiaccio. Quante volte sono scivolata e che gran male. Non ti nascondo però che, guardare gli altri cadere, mi fa sorridere: dai, ammettilo, anche a te divertono le scivolate!
In fondo siamo simili, nonostante tu abbia qualche anno in più; anche a te piacciono le giornate tiepide, luminose e i tenui colori di una giornata di primavera. Cosa aspettarsi del resto da chi è nato come noi nel bel mezzo dell’estate e, per di più, di fronte al mare?
Abbiamo sempre amato il mare, limpido e calmo oppure scuro ed arrabbiato, perché rappresenta la nostra casa e quando avevi la mia stessa età restavi a guardarlo per ore, mentre costruivi castelli di sabbia. Non che adesso tu non lo faccia più, intendo costruire castelli di sabbia, è la tua specialità, anzi la nostra, li costruiamo con tanta tenacia e se poi crollano, pazienza.
Ci somigliamo perché a tutt... (continua)

PAOLA SALZANO 24/02/2023 - 12:24
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Un tergicristallo dorato (Dialogo muto tra un padre e una figlia)


"Un tergicristallo dorato servirebbe, figlia, per togliere la fuliggine dal cuore, per cancellare ricordi che come fantasmi evanescenti talvolta appaiono innanzi agli occhi, riempendoli di umida malinconia. Io non so cosa, ma un terribile soffrire mi prende la sera nella solitudine del mio letto quando, nella penombra, i volti che di giorno scruto, emergendo da lignee cornici, marciano verso di me e mi confondono i pensieri, schiere mormoranti di figure effimere. Ma chi sono? Io più non so.

Mi sento naufragare in un mare di pezzetti di me che ti sento raccogliere e riordinare e accatastare accanto a me. Un puzzle dal titolo "tu papà" vuoi ricomporre per me. Invano. Manca sempre l'ultimo tassello, l'ultima frazione di ricordo per ricompormi.
Il mio oggi è libero con i tendini che lo legano al passato quasi completamente recisi... non mi interessa nemmeno ricucirli... ma poi a cosa? Oggi, l'attimo fa, è già il mio passato, il mio pezzetto mancante.
Se mi addormento, n... (continua)


Daniela Cavazzi 10/10/2023 - 19:52
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