RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il Gonfia e ripara - Orario di chiusura


Negozio di ricambi Tutto Auto & Tutto Moto
Ore 19:29

«Buonasera!»
«Buonasera, prego mi dica!»
Uffa, tra un minuto avrei chiuso e già pregustavo il mio ritorno a casa.
Stringo i denti, odio profondamente i ritardatari.
«Avrei bisogno di una semplice bomboletta...» con fare incerto seguita a dire «Non so come si chiama di preciso, serve per gonfiare un copertone auto e ripararlo temporaneamente in caso dovesse bucarsi!» e grattandosi la testa «Rendo l'idea no?»
«Certo che rende l'idea, anche perché si è risposto praticamente da solo, lei vuole semplicemente un Gonfia e Ripara.»
« Si, si, bravo, è proprio quello che cerco!» con tono tripudiante e schioccando le dita.
Mi dirigo nella scaffale di destra per prelevare una bomboletta e l'appoggio velocemente sul bancone con il chiaro proposito di sbolognarmi il cliente al più presto.
Per fargli capire meglio l'antifona guardo il mio orologio da polso e comincio a chiudere alcuni neon del corridoio.
L'uomo mi osserva sornion... (continua)

Giuseppe Scilipoti 13/09/2016 - 08:08
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Il governatore della terra (Striptease dell'anima, crociata culturale)


Per le referenze angeliche di mio padre (Angelo Raffaele), vero angelo quaggiù in terra per condotta esemplare e governatore della terra lassù per meriti morali, sono diventato, obtorto collo, il referente (all'unanimità) delle anime celesti (all'umanità) costretto a scrivere di morale.
Pur eccellendo in più di un campo a partir dal pallone (e non sono palle), il campo letterario, ad onor del vero, non mi andava a genio (nevrosi del foglio bianco in italiano) in virtù di una mente matematica abituata a fare soprattutto conti (anche nel prender moglie e... li sbagliai!) e, sognando da sempre una vita gaudente, mi diedi nottetempo allo studio delle schedine per il colpo vincente e rimpinguare così il mio conto gemente per il piatto piangente (poker).

Ma anche qui i conti non tornarono per l'interferenza (benedette referenze angeliche) di mio padre che, dopo aver assillato il prossimo quaggiù nel tessere le lodi del suo primogenito (studente modello, gran calciatore e conquistatore ... (continua)


Francesco Andrea Maiello 30/03/2020 - 17:07
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Il lento scorrere del tempo


Quanti ricordi svaniti, a passo d‘uomo, con l'auto viaggiare con gli occhi di uno sconosciuto; ma pian piano echi lontani riaffiorano, ora in questa curva, in questo salice divenuto enorme, davanti questo vecchio fontanile; quante zanzare si posano sulle sue alghe verdi, quante se ne posavano dopo aver giocato a calcio nel campetto, su quel colle, nell‘estate ci lavavamo i piedi, e come era immobile quel serpente morto nella sua acqua, allungando i piedi e fuggendo credendo che fosse vivo. Il bastone scuro di zio Mimmo è ancora appeso alla piccola finestra quadrata della sua cantina, con le inferriate in ferro vecchio; l'ha lasciata lì prima di morire, ma le sue sigarette N80 le ha finite, sicuramente sul buco appena sopra non ci sono, ma non sono solo in macchina, non andrò a controllare, anche se tornerò a piedi lo farò. Il forno ha la porta socchiusa; un ricordo esaltante di profumo di pane caldo, o in cottura, alle otto di mattina a primavera, mi investe la mente; guardandoci negli... (continua)

Luca Di Paolo 04/12/2021 - 17:21
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il marinaio pazzo


Ho capito che era un marinaio pazzo, non subito; mi ci vollero alcuni anni e parecchi episodi fuori dalla norma per arrivare a quella conclusione. A convincermi che ci fosse una sana follia, in lui, fu quella volta che rischiò la vita per salvare una barca a vela.
La barca non era nemmeno sua e, per di più, non sapeva proprio chi fosse il proprietario. Perché hai rischiato la vita, gli chiesero la moglie ed il figlio più grandicello; non lo so, rispose lui, ma l'ho fatto per lei, la barca. Chissà che bella vita ha ancora davanti, chissà quali mari solcherà. Non potevo lasciarla morire così giovane.
La gente lo guardava con un misto di ammirazione per il coraggio mostrato, mentre si buttava in mare, ma anche con una certa compassione, come quella che si prova per uno squilibrato mentale. Le onde erano rabbiose, e l'ancoraggio di prua aveva ceduto. La fiancata era ormai appoggiata alla banchina del porto e di lì a poco sarebbe affondata, sottoposta agli urti del maroso. Pareva non ci ... (continua)

Mino Colosio 13/12/2024 - 17:12
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il mercataro intelligente


Avevo da poco terminato il servizio militare e, nell'attesa di trovare un altro impiego, ogni giovedì e sabato, per trenta euro giornaliere andavo a lavorare al mercato, in ambito abbigliamento, con mio cugino Mariano e con i miei zii.
Ricordo ancora bene le levatacce alle cinque del mattino, il mercanteggiare con gli indecisi, e le squillanti abbanniate dei miei parenti che si accodavano a quelle dei vari mercatari.
Non ero un bravo venditore, considerando anche che mi mostravo poco ferrato con le marche, di tanto in tanto si creavano dei siparietti o dei malintesi. Come quella volta che un'attraente ragazza bruna, nel tastare alcuni pantaloni, mi chiese un'informazione.
«Scusami, ho notato che siete sprovvisti di jeans Inblu, quando vi arrivano?»
«Ti sbagli, guarda quanti jeans in blu ci sono lì!» le risposi strizzando l'occhiolino e indicando una delle bancarelle.
La giovane sorrise, per poi dirigersi verso mio cugino, che in quel momento stava piegando un ammasso di vestiti, ... (continua)

Giuseppe Scilipoti 13/01/2022 - 23:04
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Il mese dello Squarci


Maggio, con il suo carico di significati religiosi e poetici, si dipanava su un orizzonte che segnava l’inesorabile avanzamento delle stagioni, come una melodia che cresce senza mai fermarsi. Per noi, bambini delle scuole Elementari Puccini, nel 1973, maggio era un mese che si faceva carico di eventi particolari, anche se meno solenni, legati a un’infanzia che si avvicinava alla sua fine. La rosa, fiore prediletto dei poeti, pareva sbocciare con tutta la sua intensità in quei giorni che precedevano la conclusione dell’anno scolastico, quando la scuola iniziava a essere più un ricordo di un tempo che sta per finire che una routine da vivere.
L’ingresso nella nostra classe dell'errante Squarci, il figlio di giostrai che girava tulle le scuole del regno in concomitanza col pellegrinare della sua famiglia, segnò un cambiamento che avrebbe risuonato nei ricordi di tutti noi, anche anni dopo. Non si trattava semplicemente di un compagno in più, ma di un personaggio fuori dagli schemi, un’es... (continua)

Glauco Ballantini 18/02/2025 - 15:57
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il mio gigante buono


Che dire di te, il mio gigante buono.
Quando il lavoro non ti portava via riempivo i miei occhi della tua presenza.
Ti gironzolavo intorno felice, cercando una tua carezza. Ero affascinata dalle righe che avevi sulla fronte, e quando facevi qualche lavoretto in giardino, mi piaceva guardare quelle righe riempirsi di tante goccioline luccicanti.
Rimanevo estasiata a guardarle e le seguivo con lo sguardo fino a quando lentamente scendevano giù, e la terra assetata te le rubava.
Eri un uomo bello e forte, temprato dal duro lavoro di miniera, non avevi bisogno del mio aiuto, eppure intuivo, che non ti disturbava la mia presenza.
Mi rendevi partecipe della tua fatica spiegandomi ciò che facevi.
Io a dire il vero non capivo molto, ma ti ascoltavo con interesse e tu mi sorridevi teneramente.
Ero talmente innamorata di te che pur di starti vicina, avevo fatta mia la tua passione”il pugilato” e tante notti pur di non lasciarti solo, stavo con te davanti al televisore a seguire l’incontr... (continua)

Claretta Frau 06/08/2012 - 14:32
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