Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
UNA DOMANDA

Le istruzioni sono:

Se tu fossi una bambina o un bambino che cosa ci racconteresti...?


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Come quando d'incanto

Se io fossi una bambina, vi racconterei di quei quando e di tutte quelle volte che.

Di quando quei sogni ad occhi aperti non sembravano poi tanto lontani dalla realtà, anzi erano la realtà.
Una realtà in cui sarebbe bastato solo un salto o forse due per salire sopra una nuvola, sedercisi e stendersi, ballare e persino dormirci per poi far capolino con la testa rivolta verso il basso e guardare il mondo al contrario.
O di come era bello dondolar su e giù sull'altalena e volar fin sopra alle nuvole per toccarle.
Di quella volta che fuori al balcone di casa, da quel quarto piano che sembrava così vicino al cielo, in una calda sera d'estate,col dito indice e seguendo un percorso che variava a zig zag, contai tutte le stelle presenti sopra la mia testa. Le contai tutte, nessuna esclusa. Erano su per giù cento. Fu facile ma soprattuto reale, credibile. Le stelle si possono contare, si.
Vi racconterei di provare a farlo, che si può. E soprattutto che si può ancora passare qualche minu... (continua)


Chiara Giuranna 10/12/2019 - 18:21
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Non siamo mica qui a...

. Non siamo mica qui a dare le crocchette al gatto delle nevi o a ferrare gli zoccoli ai cavalluccio marini..

E non siamo mica qui a litigare con gli animalisti perché abbiamo tagliato la testa al toro o a misurare la pressione al pesce palla..

E non siamo mica qui a riportare allo zoo
le gazelle dei carabinieri o ad asfaltare la via Crucis...

E non siamo mica qui a far pagare la bolletta dell'Enel alle lucciole o a sbiancare i denti alla iena rides...

E non siamo mica qui a mettere le catene alle gomme da masticare o a mettere la sella al cavallo dei pantaloni...

E non siamo mica qui a riportare in convento la foca monaca e a cercare di far quadrare i conti a Porto Rotondo...

E non siamo mica qui a fare lo strudel con la mela del paradiso terrestre o a stirare le pieghe di uno sharpei...

E non siamo mica qui a usare il filo interdentale con i guantoni da boxe o a grattuggiare il parmigiano con la limetta per le unghie..

E non siamo mica qui per essere ... (continua)


Ferruccio Frontini 02/01/2020 - 08:26
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Occhi da bambina

"Mamma, cosa succede quando si diventa grandi?"
"Si va a lavorare tesoro".

Mi dispiace mamma, ma io vedo molto altro. Vedo persone che si agitano per ogni cosa, mentre io non posso agitarmi quando sono emozionata. Vedo persone che si infuriano per aver perso un parcheggio, mentre io non posso infuriarmi se mi rubano un giocattolo. Vedo persone che si lamentano di non ricevere attenzioni,mentre io sono costretta a starmene buona davanti alla tv perchè mamma e papà non hanno tempo di guardarmi.

Ma vedo anche cose belle. Vedo la neve che scende dal cielo, delicata e bianca. Vedo il sole, ma non lo guardo altrimenti mi bruciano gli occhi, che illumina la strada al nostro passaggio in macchina la mattina. Vedo persone con i capelli grigi che camminano come camminavo io quando ero più piccola, tremolante.
Sono solo una bambina ma vi posso raccontare un mondo che voi non vedete.

Vi soffermate troppo su cose che per me non hanno senso, e non dedicate abbastanza... (continua)


Greta Blardone 19/12/2019 - 09:57
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Quattrocchi

Simone e Samuele che sono più grandi di me mi hanno raccontato che sei triste, Babbo Natale, perché Rudolph sta molto male. Volevo dirti di non preoccuparti per noi bambini, non ti chiederemo troppi doni visto che lui non ti può aiutare. Samuele che guarda sempre Focus alla tele dice che l’ha preso lo sconforto. Dì a Rudolph di scappare come faccio io quando a scuola il tipo grosso col cappello mi vuole rubare la merenda… devo dirti un segreto: io non so chi è lo sconforto, ma funziona. Io corro veloce, sai? Samuele dice anche che forse il tuo ufficio postale dove lavorano gli elfi non esiste… e che per Natale vorrebbe solo la playstation, che già costa tanto, e il tuo autografo.
Il mio fratellone Simone invece ti chiederà un secchiello non troppo grande di Lego. E qualche playmobil.
Io… io vorrei non mi chiamassero quattrocchi come fanno con la mia compagna di banco.
Sai, il dottore degli occhi ha detto alla mia mamma che quando papà cambierà la pagina del calendario e in alto ci ... (continua)

Mirko D. Mastro 10/12/2019 - 21:03
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RICORDA CHI SEI

Oggi è proprio una bella giornata di sole, anche se fa molto freddo, brrr...
La neve delle settimane scorse finalmente si è sciolta, portandosi via anche il ghiaccio.
Odio il ghiaccio, mi fa davvero paura. Quelle volte che sono scivolata, ho sentito un gran male al didietro, ma non ti nascondo che mi diverte molto vedere le persone fare un gran capitombolo!
Già, non dovrei dirlo, a te non è mai capitato di ridere sotto i baffi, mentre qualcuno ruzzolava in terra?
Sì che lo hai fatto!
Siamo uguali in fondo, nonostante tu abbia qualche anno in più; anche a te piacciono le giornate tiepide, i colori e la luce. Cosa aspettarsi del resto da chi è nato come noi nel bel mezzo dell'estate e, per di più, di fronte al mare?
Abbiamo sempre amato il mare, turchese e limpido o scuro ed arrabbiato, perché è la nostra casa e, quando avevi la mia stessa età, restavi a guardarlo per ore, mentre costruivi castelli di sabbia. Non che adesso tu non lo faccia più, intendo costruire castelli di sab... (continua)

PAOLA SALZANO 21/12/2019 - 16:09
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Sento il candore della neve nella carezza di lei

“Robi… Dai Robi, scendi. Mamma mi ha dato la Girella. Una anche per te. Dopo, quando inizia Bim Bum Bam sai che mi tocca salire… poi inizia a far freddo e buio, e la mamma mi tiene in casa”.
Sonnecchiavo nel balcone, sulle mie foto delle elementari con gli occhi di oggi… sembravamo dei bambini poveri. E Roberto arrivava, con le solite ginocchia bucate.
“Robi, hai rotto i pantaloni della tuta!”. E quello <No, tranquillo. Mia madre dice che tanto li romperò anche domani. E poi, sono quelli che mi ha passato mio fratello…>.
Andavamo sui pattini a quattro ruote col freno a tampone. Questo sarebbe dovuto servire a fermarci rapidamente, premendo solo la punta del pattino contro l’asfalto. Ma contro l’asfalto ci finivano le ginocchia, e se avevi fortuna le mani al posto della faccia.
Il salario di papà ci permetteva di stare bene, ma non capivo perché non mi comprasse la bicicletta.
Roberto aveva una Saltafoss con le fiamme.
“Robi, me la fai provare… solo una volta, per favore”... (continua)

Mirko D. Mastro 08/12/2019 - 21:02
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UN CUCCIOLO PER SUSY

Susy una bella e vispa ragazzina di cinque anni, si trovava ai giardinetti con la sua tata. Non c’era scuola, il tempo era bello e aveva tanta voglia di curiosare. Fra le aiuole una gran quantità di piccioni come polli si aggiravano fra le panchine, beccando le briciole che sapientemente un vecchietto distribuiva. L’uomo aveva i piccioni anche sul cappello, Susy lo guardò negli occhi e gli chiese perché faceva ciò…- Perché anche loro devono mangiare- fu la risposta. Sorridendo l’anziano le disse – E tu mangi? – Certo che mangio mi raccontano anche le favole per farmi finire tutto e sono molto preoccupati quando lascio qualcosa nel piatto. Sai mi fanno le punture ricostituenti, dicono che devo crescere ma io non voglio diventare grande, non voglio lasciare le mie bambole. Sono sicura che se cresco il babbo non mi racconterà più le storie e la Befana non scenderà più dal camino. Susy aveva gli occhi velati, ma non piangeva, il distinto signore l’ascoltava attento, quella piccola donna di... (continua)

mirella narducci 14/12/2019 - 01:19
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