Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
MINIRICORDI

Le istruzioni sono:

Scegli un interlocutore (es. la persona che ami, o che non ami più o che non ti ama più) e dà a tutti i ricordi la forma di una domanda: "Ti ricordi quella volta che ..?", "Ti ricordi che tu indossavi quel vestitino azzurro che ...?" "Ti ricordi che abbiamo incontrato ....?". Così tenta di scrivere un racconto.


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Castelli di menzogne

Certo non si può davvero dire che noi le bugie non sappiamo raccontarle. E' come un vizio di famiglia, una malattia, una maledizione che ci accomuna tutti. Quante volte abbiamo giurato a noi stessi di non ricaderci mai più solo per commettere lo stesso errore ancora ed ancora. Ormai penso di averci fatto l'abitudine sai? Quelli come noi non smetteranno mai, perché in realtà noi non vogliamo affatto smettere, questo è quello che sappiamo fare meglio. Mentire ci rende più forti, ci rende intoccabili.
Io so raccontare belle bugie, complesse e ben studiate. Per un breve periodo di tempo riesco anche ad autoconvincermi della verità di quello che dico. Insomma sono uno bravo, eppure nostra madre mi ha sempre detto, con uno strano orgoglio che ancora non riesco a spiegarmi, che, se prima o poi uno dei due avrebbe ingannato l'altro quello saresti stato tu. Vedeva in te qualcosa di più grande, qualcosa capace di annientare chiunque, anche me. Ed era proprio così, ora posso dirti che aveva rag... (continua)

Simone Coriandoli 06/05/2013 - 14:26
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Col Vento In Poppa ...

Ti sto aspettando, mentre passeggio, in riva al mare . Mi è sempre piaciuto sentire la rena umida sotto i piedi mentre l’onda lunga leggermente ne rimuove i granelli. Il piede scava l’orma e l’acqua prontamente la cancella … anche per certi ricordi dovrebbe funzionare così. Già,sarebbe bello poter cancellare brutti e dolorosi ricordi .
Anche quel giorno passeggiavo al tramonto. Dopo le lunghe ore trascorse dietro la scrivania in ufficio, passeggiare lentamente lungo il mare, respirando la brezza marina, mi aiutava a rilassarmi a ritrovare il mio equilibrio interiore. Mi aiuta ancora adesso a riflettere. Lo sciabordio dell’acqua fa da sottofondo come un valzer di Chopin, ed i pensieri liberati dallo stress sono resi più leggeri e spediti dall’armonia del creato … scivolano veloci ,proprio come le note di abili ed agili dita sui tasti di un pianoforte. Ricordo che camminavo, a piedi nudi sulla battigia, mi ero tolta i sandali per rilassare le caviglie indolenzite dagli alt... (continua)

Carla Davì 27/05/2013 - 21:01
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Con le gambe a penzoloni.

Attraversò lentamente il vialetto alberato.
Era mattina presto e un sole ancora tiepido e pallido si intrufolava tra le fronde degli alberi, come un bambino curioso che pareva volesse seguirla con lo sguardo.
Superò il cancello e pensò, fra sé e sé che non avrebbe dovuto indossare quelle scarpe con i tacchi così alti: le pareva di sprofondare ad ogni passo in quel cortiletto cosparso di ghiaietta, che rendeva il suo passo incerto e goffo.
Stette qualche istante in silenzio, mentre nella mente andavano disegnandosi immagini lontane, passate che le appartenevano e che ritrovava, in quel momento, di nuovo vivide e reali.
"Ti ricordi quando correvo giù dalle scale ancora in pigiama e con gli occhi assonnati urlando "Nonno,nonno,aspettami!"?
Mi aveva svegliato il rumore fragoroso della messa in moto del tuo motocoltivatore. Era poco più che l'alba e non volevi che mi alzassi così presto, ma era irrefrenabile la mia infantile gioia di poter saltare su quel carretto, e pot... (continua)

Sabina Forni 09/05/2013 - 13:41
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Die Schwaben und die Florentiner: gli svevi ed i fiorentini.

Opera non ancora approvata!

Vaibhava das (Vito) Parisi 01/06/2013 - 18:11
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Le tessere del mosaico

Paolo Miele è un bel giovanotto; a parte i tratti gentili del viso, tutto il resto di lui contraddice il suo cognome, partendo dal carattere deciso, duro come il ferro, per arrivare al corpo muscoloso e atletico.
Paolo è un poliziotto, sta per vivere un'avventura strana e un po' surreale.

Il turno era finito.
All'imbrunire la città si veste di magia, il sole che tramonta trasforma le facciate delle case in torrioni colorati di tutte le tonalità del rosa, dal più chiaro per quelle a intonaco bianco, al più scuro per quelle con i mattoni a vista.
Le luci di lampioni e negozi che iniziano ad accendersi creano bolle luminose alternate a zone d'ombra, fantasticando si può immaginare di tutto: un castello con sfarzose sale rutilanti di colori e passaggi segreti oppure una scogliera illuminata dalla luna e da stelle multicolori, con anfratti e caverne.
Così Paolo viveva la sua città quando, al termine del lavoro, percorreva la via di casa.
In borghese, con quel viso da ragazzo, nessun... (continua)


Jego MezzoLupo 13/05/2013 - 18:05
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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passeggiata lungolago

Sto passeggiando lungolago, sono sola, intorno a me il silenzio più completo.
Sento solo lo scricchiolio delle foglie secche sotto i miei piedi perchè il vento ha fatto cadere gran parte delle foglie degli alberi che incorniciano questo meraviglioso angolo di paesaggio
L’autunno ormai sta avanzando, sento un leggero freddo che mi penetra dentro le ossa e mi avvolgo ancora di più nella mantella di lana leggera che mi copre le spalle.
Non so perché sono venuta oggi sul lago, sapevo solo che dovevo uscire, sentivo dentro di me un’inquietudine crescente e senza rendermene conto mi sono trovata proprio ai margini del lago.
Sono scesa, ho chiuso la macchina e ho cominciato a camminare lungo questi vialetti.
Nella mente improvvisamente affiorano tanti ricordi, ma soprattutto comincio a vedere un volto, il volto di uomo che ho tanto amato, il tuo volto.
E’ come se Antonio fosse qui vicino a me, ne sento il calore, ne sento il profumo, ne sento il respiro sul mio collo.
Continuo a... (continua)

Roberta Sbrana 15/05/2013 - 18:19
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Ricordi e dolore

Amore , che ora stai dinnanzi a me , ricordi quella sera di settembre che uscimmo insieme a guardare le stelle sdraiati in un prato? Io ricordo ancora l' odore dell' uva che stava maturando nei vigneti poco distanti. Lo sai che sento ancora il sapore del nostro primo bacio ? Quando ti presi le mani , dolcemente ti strinsi e perdendomi nei tuoi profondi occhi , ti baciai. Non ti mancano le nostre camminate , mano nella mano e le nottate passate insieme ad ammirare la luna? Il tuo cane che interrompeva i nostri discorsi con un geloso abbaiare? Lo so non sono stato un buon principe azzurro e i difetti che avevo li ho ancora ma se puoi comprendimi e spiegami , come può un uomo che ama una donna riavere la propria amata? E se essa che se né andata sperando in un nuovo amore , che poco dopo è sbocciato, non fa ritorno ?
Come posso vivere se non respiro l' aria pura che tu emananavi? Ricorderai quella sera di capodanno che ci trovammo in centro e che festeggiammo con un intenso abbraccio ... (continua)

Patrick Pelle 08/05/2013 - 14:27
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