Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Componimento Creativo Le istruzioni sono: Mese di Settembre 2025 ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO La giovane donna risaliva la strada che portava fino al porto mentre il sole iniziava la sua lenta discesa alle sue spalle. Il passo, così ritmico da sembrare una marcia, strideva con la delicatezza del suo volto perfettamente incorniciato dal castano scuro dei suoi capelli.
La gente le gettava occhiate più meno incuriosite ma lei non sembrava affatto farci caso, il suo sguardo era fisso in un punto all’orizzonte che neanche esisteva e non vi si staccava neanche quando qualcuno le attraversava davanti tagliandole la strada. Erano occhi strani i suoi, occhi che non volevano raccontare la loro storia ma che dicevano chiaramente di averne una. Il tiepido vento primaverile le smuoveva a fatica qualche ciocca che morbida le si adagiava sulle spalle. Era inevitabile, più la guardavi e più capivi che c’era qualcosa di profondamente sbagliato in quella donna, qualcosa che non eri sicuro di voler scoprire ma dalla quale non potevi fare a meno di essere ossessionato . Sembrava come che riusci... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: SENTIMENTO
NOTTE DI AMARA FOLLIA “Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come une camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto avere ucciso un essere umano? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse.” Era la sola cosa da fare fuggire, presi il mio strumento e uscii di filato da quella casa, in cui avevo trascorso alcuni anni felici. Avevo 18 anni e con il mio primo violino preso in prestito da un vecchio zio varcavo il portone di via Rienzo. Mi piaceva suonare, la musica l’avevo nel sangue…ma non potevo frequentare una scuola di musica, ne prendere un diploma al conservatorio ero povero mi arrangiavo come autodidatta. Lavoravo come meccanico in una officina, ma coltivavo questo mio sogno con passione. All’indirizzo dove ero diretto c’era ad aspettarmi una professoressa francese ch... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT PER UN NOIR
Gioventù tradita "Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come una camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto ? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse."
Barcollando si diresse verso l'ingresso, orecchiò per pochi secondi dietro la porta per accertarsi che nessuno in quel momento transitasse per le scale, aprì e scese di corsa. In breve fu in strada.L'aria pungente gli procurò una sensazione gradevole e la respirò a pieni polmoni; diede ai suoi passi un ritmo più pacato e si avviò verso casa. Dormivano tutti, sua moglie Annina e i tre figli, Ciro, Mariaconcetta e l'ultimo, Gaetano. Quando il pensiero si fermò su Gaetano, la sua sudorazione si fece piu intensa, accompagnata a vertigini e a un tremito incontrollabile; gli si ripresentò alla mente la... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT PER UN NOIR
UN COMPLEANNO DA RICORDARE Un tale aveva deciso di festeggiare il suo quarantesimo compleanno facendo qualcosa di particolare,qualcosa che avrebbe ricordato,queste erano state le esatte parole rivolte alla madre con la quale era tornato a vivere dopo il divorzio da quella serpe della ormai ex moglie che,nonostante il tradimento,era riuscita a spillargli mensilmente,grazie al suo amichetto,per l’appunto avvocato,un bel po’ di soldi e per fortuna che non avevano avuto figli altrimenti sarebbe rimasto sul lastrico. Antonio,questo è il nome del nostro annoiato impiegato,lavorava ormai da tredici anni in una piccola azienda in provincia di Milano.Tutti i giorni la solita vita,che dopo il divorzio non era per niente migliorata,anzi ora,tutto casa e lavoro,non cercava neanche di divertirsi un po’ sebbene di amici ne avesse tanti. Come festeggiare l’importante compleanno? Aveva pensato ad un viaggetto tanto aveva qualche giorno di ferie da prendere prima di perderli ma a qualche settimana da quella data il suo datore d... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: LA TRAMA
Il sabato del villaggio Teresa avrebbe dormito fino a tarda mattina, se non fosse stata per la madre che con premura le ha ricordato che il sole avrebbe arse le piantine lasciate con le radici nell’acqua, fuori al balcone, ove non le avesse piantate subito, al fresco del primo mattino. Si stiracchia giù dal letto, si strofina gli occhi con le mani e poi dice: ma che noia svegliarsi all’alba e fare la vita da contadina. Era da tempo che pensava di voler cambiare vita; ogni giorno era un incubo, chiudeva gli occhi e pensava alla città e alle belle storie raccontate dai cugini, che da tempo avevano abbandonato la campagna e si erano trasferiti nel centro urbano. Intanto si reca nel podere di famiglia, con fatica alza in su la lama della zappa. Quando la scendeva, anzi, era come se prendesse una discesa e riposava; si rianimava per un attimo. La terra non riusciva a vederla tutta zappata. La vedeva, permanente tappeto di gramigna, e stentava ad andare avanti per far crescere lo spazio marrone delle zolle voltate ... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: DA UNA POESIA CREA UNA STORIA
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