Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su… Le istruzioni sono: da una citazione di A. Tabucchi ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Bianca accostò la sua macchina su uno spiazzo e con il motore acceso, abbassò il parasole, aprì lo specchietto e si rimise il rossetto, quello nuovo, di un rosso acceso come non lo aveva mai usato. Ma era venuta l’ora di cambiare tante cose.
Si infilò di nuovo in strada con il suo gioiello, l’Alfa spider di un rosso fiammante, così come l’aveva sempre desiderata e che finalmente si era potuta permettere, certo usata di due anni, ma garantita dall’autosalone e colorata, a dipingere la sua vita finora così piatta e sbiadita, esattamente come il nome che portava. Ecco, il nome era un suo perenne cruccio che non avrebbe potuto cambiare. Bianca Carta era il suo nome, o Carta Bianca, nome che destava l’ilarità di chiunque e che l’aveva segnata sin dai banchi di scuola fino all’impiegato dell’anagrafe del suo Comune.... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO
numeri il tuo respiro sa di uva fragola stasera
spente le luci e un viaggio al museo un viaggio senza valigie viaggiano le menti dietro questi buffi occhiali le gambe sono trecce di muscoli e ossa sul pouf 2 teste, 2 cuori ma io conto tutto a metà 2 gambe, 1 testa e 1 cuore 1 solo pensiero che divisi per 2 siamo una cosa sola 1 solo pensiero la leggenda del filo rosso un pianeta azzurro il tuo pigiama azzurro accendilo di blu Le ultime parole zampillano piano Come le gocce del tuo lavandino Ti è finito il dentifricio Sono finite le parole. e mi addormento vicino a te, chiudo gli occhi e sogno ancora te.... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: SENTIMENTO
il ladro dei sogni - Oggi ti vedo giù ma quest’inverno è generoso con noi anziani, ci regala il sole e la libertà di goderci una passeggiata, di venire qui al parco, d’incontrare un amico. Perchè quel viso triste, quello sguardo basso?-
- Si può essere malinconici in qualunque giornata, mica solo quando piove.- - Diamine, siamo in salute, cosa vuoi di più alla nostra età?- - Guarda lassù, lo vedi? E’ un gabbiano che ha perso il mare. La colpa è sua se sono come sono.- - Senza gli occhiali è già tanto se vedo la panchina, figurati un gabbiano che vola chissà dove.- - Certo che non lo vedi: “Gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore, ha scritto qualcuno che non ricordo.- - Sì, sì, l’ho letto pure io, si vede che anche il mio cuore ha bisogno di occhiali. Ma non cambiare discorso; tu mi preoccupi, quasi non ti riconosco; che tu abbia il morale sotto i tacchi è evidente, ma vorrei che mi spiegassi cosa può averti fatto un povero gabbiano.- - E’ semplice: mi sono svegliato questa mattina ed er... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO
Un sogno che si realizza UN SOGNO CHE SI REALIZZA
(guardando … descrivo) Frenetica la mia penna scriveva e scriveva parole una dopo l’altra, nomi, aggettivi, verbi e quant’altro mi venisse in mente per far uscire allo scoperto il nocciolo del desiderio puro. Mi venne allora in mente una citazione di Emily Dickinson che qualcuno mi aveva fatto notare: “a volte scrivo una parola e la guardo fino a che non risplende.” Mentre ero pensierosa la penna che tenevo in mano si soffermò di colpo su una delle parole che stavo scrivendo e la vidi in tutta la sua interezza ed il suo splendore e capii che mi avrebbe aiutata a comprendere meglio il mio sogno interiore che avrei potuto realizzare. Mi avevano detto o forse avevo letto da qualche parte su quei quotidiani di filosofia di vita che se hai un sogno per realizzarlo dovevi pensarlo sovente come già realizzato! Inizialmente devo confessare che non ci credevo molto ma poi un giorno mi venne da riflettere su una frase, sempre letta da qualche parte, dov... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: Guardando... Descrivo...
Il ladro dei sogni 2 Il vecchio sistemò il cappuccio del suo gabbano di orbace per proteggersi dal freddo vento che ululava da ore ormai, da quando il cielo infiammatosi al tramonto aveva prima assunto il colore del melograno per poi divenire sempre più scuro e livido come il mirto maturo, costringendo gli abitanti del villaggio di Janna ‘e Frores a rintanarsi nelle case anzitempo.
Si sedette sulla panca di pietre e sughero sotto il grande olivastro, testimone silenzioso della vita dell’intero villaggio e vicino al quale lui giocava da bambino, girandoci attorno con il cavallino che il nonno Zoseppe gli aveva costruito con dei pezzi di asfodelo. L’olivastro era cresciuto ma lui lo aveva sempre visto enorme, con quei rami che si allungavano verso il cielo quasi a raccogliere la luce e con le fronde che si allargavano sullo spiazzo di terra battuta, ad offrire refrigerio e riparo a tutti i passanti e a tutti gli abitanti, che proprio là sotto organizzavano ogni sorta di cerimonia, religiosa o pagana... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO
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