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Quel che mi restava

Tra la gente muovevi i tuoi lucenti
sguardi, i tuoi certi passi e vibrava
felice l'aria al suono delle risa.
Eri per me la foglia volteggiante
nel cielo d'un autunno cupo e mesto,
ma vivevi dal vento tormentata.
Negli occhi nascondevi i tuoi pensieri
e mi chiedevi: pietà.
Ti amavo. E quel dolore, e quella tristezza
erano per me il sole meriggiante
che muore dietro il mare
al crepuscolo, franto sugli scogli,
increspato e assordante
nella mia anima incerta e contemplante.


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Poesia scritta il 29/05/2015 - 18:35
Da Gianluca Geraci
Letta n.1187 volte.
Voto:
su 7 votanti


Commenti


Ciao Gianluca i tuoi versi sono stupendi, un ricordo che non ti lascia mai, un'amore custodito in te.... A te serena notte.

Maria Cimino 29/05/2015 - 22:14

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Una poesia che con soave mestizia palesa al mondo l'intricato amore dell'autore. La solitudine del ricordo sembra essere, in effetti, tutto quel gli che resta del suo passato. Introspettivamente sentimentale.

Arcangelo Galante 29/05/2015 - 21:27

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