Contro le porte del treno
che si chiusero indifferenti
a noi, alle meningi stanche,
alle decisioni vitali,
gli dissi "ti amo".
Rispose con tutto il corpo
svilito, di chi sa
che quella mia consolazione
è la sua più grande dannazione.
Scivolò sulle rotaie
veloce, come chi ha
da ricordare di dimenticare.
che si chiusero indifferenti
a noi, alle meningi stanche,
alle decisioni vitali,
gli dissi "ti amo".
Rispose con tutto il corpo
svilito, di chi sa
che quella mia consolazione
è la sua più grande dannazione.
Scivolò sulle rotaie
veloce, come chi ha
da ricordare di dimenticare.
Poesia scritta il 05/11/2016 - 12:35Da Valentina X
Letta n.1160 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
SEMPLICEMENTE BELLISSIMA con una poetica descrizione di un triste saluto *****


Angela Randisi
06/11/2016 - 11:20 --------------------------------------
Molto delicata nella descrizione di un triste momento. .brava 

Paolo Mazzon
06/11/2016 - 02:03 --------------------------------------
Piaciuta. 

Teresa Peluso
05/11/2016 - 21:44 --------------------------------------
Le partenze fanno sempre male, ne so qualcosa Valentina quindi credimi ti capisco. Poesia triste e assai vera
Ciao cara
Maria Cimino
05/11/2016 - 20:54 --------------------------------------
bellissima Valentina
bellissima

bellissima

laisa azzurra
05/11/2016 - 20:17 --------------------------------------
Una triste partenza .... che conosco già! Molto bella.*****
ANNA BAGLIONI
05/11/2016 - 17:18 --------------------------------------
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