sculettando va verso la spiaggia attenta
a chi la guarda ammirato e si rallegra
lei di tutto quel guardar non si sgomenta
un posto tranquillo sceglie sulla rena
il telo-bagno distende ben accorta
i bei capelli scioglie come una sirena
la risacca del mar la fa restar assorta
si distende poi con mossa un po’ vezzosa
il suo candor traspare prepotente
la pancina nasconde sotto ed armoniosa
il bel culetto mostra com’è leggiadramente
persino il Sol commosso da tal vista
ondeggia i raggi suoi fluentemente
e per non arrossar troppo quella pista
un venticello legger le manda prestamente
d’incanto poi danzando verso il mar s’avanza
gli spruzzi dell’onde le scintillan sulla pelle
nell’aria pura ne senti la fragranza
è tutta un’armonia che sal verso le stelle
lei fende l’acqua del mar come un delfino
pare Anfitrite che cerca Poseidone
si sente nell’ aria come un trillo di violino
è un grido d’amor che il cuore suo dispone
quando esce dall’ acqua par la Primavera
lo Zefiro le increspa la spuma sulle spalle
le punte dei seni aguzzi da corsiera
le movenze dei fianchi di chi scende verso valle
c’è una ragazza che spensierata e allegra
sculettando se ne torna verso casa
nel suo sorriso di sua vita si rallegra
d’esser da tutti amata ella è persuasa.

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