peccato
Sotto il segno della croce,
Nei vecchi luoghi ove si canta a gran
Voce la lode del signore ,
Stan i fanciulletti sicuri che l 'ostia
Li salvi da ogni cosa .
Ma nella notte silente quando la falce
Lunar placa lo spirito e la mente ,
Allor s' aggira il predatore
Uomo di fede inver ma serpente !
Come nella foresta l' innominato rettil
Cerca le uova e agogna il nido ,
Tu al par suo serpeggi, e vai cercando
Di pungere il cor ,come sei infido !
Già pregusti la tua preda,ma in Ver quale
Fede servi ?quale dio ti armo'
La mano per pugnalar la speranza dell 'uomo?
Sta il verginello tra soffice coperte
E guanciale in profondo sopir.
I bei riccioli sparti odorosi di lavanda .
Il bel visin roseo che ammalia.
Le tenerelli membra già agguanta
E toccar,per ingordigia e infamia
Non s'ode grido o pianto ,
Non lacera il silenzio il singulto.
Ah fanciullezza violata e indifesa !
Ove sono i giochi?le corse campestri ,
Il nascondersi tra alberi secchi?
Tutto finisce nelle tue fauci
Lurida bestia fatto umano
Il marcio intelletto, tuo compagno.
Preghi e ti genufletti,ma infetti la vita,
chi in te s’affida.
Gli abbracci sicuri hai sconvolto,
Il morbido giaciglio, tana mortal .
Ma ,già son discese le furie ,
Megera, aletto, tisifone
Sorelle antiche,
Che terra e sangue le rese unite
Lanciate a caccia con la inarrestabile
Lena ,frugate e tormentate
L 'attentatore !
Fate scempio delle sue carni
e divorate l impostore.
Vendetta fatta saran serene
E tornerete a riposar.
Or risorgi fanciulletto,
Ferito e inaridito,
Il male non toccherà mai più
I boccoli d’or le innocenti mani.
Sorge un nuovo sol
Clizia in eterno gia’ lo
Segue,
Congiungiti a lei e mira
Il futuro.
Eppur un uccellin dalle frante ali
Pigolando poi riprende il libero volo
Il torrente senza piu acqua rigonfia le
Sue onde ,riprende il suo corso
E sfocia nel mar.
Corrado cioci

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