Per quarant’anni mi fosti compagna
stilando di mia gioia e di mia lagna,
e se anche ti cedetti a mano amica
ho nostalgia di te, mia penna antica.
stilando di mia gioia e di mia lagna,
e se anche ti cedetti a mano amica
ho nostalgia di te, mia penna antica.
Vorrei poterti avere ancora meco
e scrutare il pennin con occhio bieco
come quando idee non stipava mente
e si addormiva teco, finalmente.
Ora ti guida mente assai più dotta,
con mano delicata e molto adatta;
di tanto sono pago, non scontento,
ma la mancanza tua sempre più sento.
Io questa notte ti ho rivisto in sogno;
eri turbata pur stando in quel regno
dove d’illustri penne ne son tante,
ma manca lì, però, lo spasimante.
Sapendo che pure tu sei angosciata
or la mia triste alma è alquanto quietata,
ma la man destra, sai, non trova pace
che mente è volta a te penna verace.

Da nello maruca
Letta n.1131 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto bella complimenti. 5* 



--------------------------------------
Bello questo rimembrare...piaciuta
Auguri!!!

Auguri!!!


--------------------------------------
L'uso della penna è ormai poco diffuso, si preferisce il computer ma questa poesia ha un non so che di nostalgico e evocativo, che la rende molto bella. Buon anno da Giulio. 



--------------------------------------
ora si scrive con la tastiera senza sporcarsi le mani di inchiostro anche se la tastiera è poco poetica. bella poesia 5*
Nello buon anno



--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.