Lo sfratto
M’arivò lo sfratto, un brutto giorno.
Checco me disse de n’appartamento
da occupà, a Piazza Cinquecento
‘na bella casa, cor giardin’intorno.
Sfilai, la finestra der soggiorno
quello che viddi, me lassò sgomento
argenterie, quadri der Seicento
e lì feci ‘npasso, senza ritorno.
Buttai li stracci mia, ner secchione
riempii er camio, d’oggetti rari
li vennetti tutti a l’occasione
facenno tanti sòrdi, a filari
Così finì la vita d’accattone.
Ciò lo sfratto, ma giro cor Ferrari…
Gep© 2018

Letta n.1032 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
e vai cor vento tra li capelli Bura'
sarta chi zompa come se dice a roma
5*
sarta chi zompa come se dice a roma



--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.