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L'ora della rassegnazione

Finché viviamo senz'aver pensieri,
poiché siamo in età di giovinezza,
non pensiam mai che i guai son veritieri
né abbiamo alcun sentore d'amarezza.


Man mano che la vita volge a sera
ognun di noi avverte d'esser niente,
ma vuol godersi ancor la vita intera
finché il dolor per lui è inesistente.


Quando noi tutti siamo sofferenti,
chi per un male e chi per altro ancora,
non c'è più modo d'essere contenti,
perché il dolore ci aggredisce ognora.


Allora ci vien voglia di gridare
contro chi ci ha sottratto ogni piacere
e la speranza che viene a mancare
può indurci anche persino a soggiacere.


Ma tutto questo è cosa da evitare
essendo un atto molto disumano;
tutti dobbiam sapere sopportare
per dire che non siam vissuti invano.


Allor che l'alma converrà al patire
ed il pensiero non avrà obiezione,
è l'ora, quella in cui potremo dire
d'aver raggiunto la rassegnazione.



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Poesia scritta il 06/05/2014 - 09:12
Da Giuseppe Vita
Letta n.1325 volte.
Voto:
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