Il sipario della menzogna
è buio, d'improvviso cala la notte,
mi manca il respiro e temo la morte.
Avanza e si perpetua un pensiero malizioso,
radica e perpetra nel mio corpo voglioso.
Mi sento confuso, desueto e assente,
un'onda travolgente annega la mia mente.
Si dilegua con nevrosi politiche
il chiaror del tramonto d'una sera ambrata
in libertà provvisoria e dignità negata.
Mi siedo al centro di questo labirinto
tra sollazzi umani ed urla di sgomento;
qui sulla Terra la rabbia è una gabbia,
un'ingiustizia che insabbia e annebbia.
Cosa cerco in questa perenne condizione?
Entro ed esco nel teatro dell'illusione
ove pur l'entropia è andata in confusione.
Si finisce ancor prima di iniziare
o si trascende ancor prima di capire?
No, nessun copione da dover recitare
sul palcoscenico di una vita tutta da scoprire;
ode al tempo che non lascia scampo
ove giorni e stagioni si perdono nel vuoto
con l'armistizio dei pensieri verso l'ignoto.
La speranza è una forte illusione,
il desiderio è solo un'intenzione
ma uno sguardo tra gli sguardi
cattura la mia attenzione.
Uno specchio ha riflesso
il mio volto che disdegna,
si chiude il sipario della menzogna.
Poesia scritta il 12/12/2020 - 22:01Voto: | su 0 votanti |

Nonno Orsolino
13/12/2020 - 12:36




