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PIANTO D’AMORE

Come una spada mi ha trafitto il cuore


questo tuo orrendo orgoglio d’amore,


mi ha reso inerme a qualunque altra passione


perché solo tu eri la mia ispirazione.


Ho donato il mio cuore a chi ancora spera


tanto a me non serve più da quella sera.


Piangeva, strillava e si lamentava in cerca d’affetto


ho pensato che era meglio accasarlo in un altro petto.


Adesso sono privo di qualsiasi emozione


osservo il mondo solo come una negazione


mi sento privo del mio più alto strumento


quello che destò nei poeti godimento.


Anch’io sono al punto di invocarvi, o Sante Muse,


e porgere a chi mi trafigge delle scuse


perché chiunque vedrebbe la sua donna svanita


si sentirebbe morto, fiacco, e di vita finita.



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Poesia scritta il 31/10/2014 - 12:17
Da VINCENZO ANGELINO
Letta n.1487 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Si percepisce dai tuoi versi che è scritta col cuore... dolorante.
Molto bella!

Paola Collura 01/11/2014 - 17:23

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Melanconica ma bella
questa tua poesia
che ho letto con piacere.
Un saluto di stima.

Mario Bruno Ciancia 01/11/2014 - 13:09

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Grazie a tutti per i dolci e sentiti commenti.

VINCENZO ANGELINO 01/11/2014 - 00:52

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E Si...pianto d'amore,struggente,

genoveffa 2 frau 31/10/2014 - 22:30

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come ti capisco...struggente e malinconica la tua poesia!Ciao Vincenzo!

Anna Rossi 31/10/2014 - 18:13

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Dolorosissima!

Chiara B. 31/10/2014 - 18:00

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