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Villa arzilla

Una bella domenica d'estate, gli operatori di "Villa arzilla" decisero di organizzare una serata di festa per rallegrare i simpatici vecchietti e dare loro un'occasione per evadere dalla solita noiosa routine.
Il giorno prima, il salone principale fu addobbato con festoni , palloncini e ghirlande varie ed il centro del locale liberato da sedie, divani e poltrone per creare spazio per il ballo.
Il mattino seguente, le cuoche apprestano un ricco buffet, dando sfogo alla loro più sfrenata creatività ! Ed ecco sulla tavola;
semolino di riso al ginseng (per cercare di risvegliare antichi ardori) ;
pasta stracotta alla ricotta e petali di rosa (quelli appassiti del vaso dell'entrata ); pancotto alla zucca (per via dei problemi masticatori); hamburger al finocchietto selvatico; scottadito all'indonesiana (cioè, piatto che conteneva quello che restava dalla pelle della sguattera orientale dopo che si era ustionata le mani con l'olio bollente) ; e, per finire, una compilation di dolci prelibati preparati dal pasticciere tedesco Von Strudel, assoldato per l'occasione, il quale diede sfogo a tutta la sua maestria con un tripudio di pere cotte con salsa al gorgonzola ; creme caramel senza zucchero aggiunto (perché si erano dimenticati di comprarlo) ; torta della nonna (era quella rimasta dalla festa precedente, che i nipotini avevano fatto un mese prima); tiramisù al peperoncino e zafferano e, per ultimo, uno speciale rosolio al Guttalax (per favorire la motilità intestinale). La sera dopo, la festa ebbe inizio . Tutti si avventarono sul buffet e, per via delle eccessive libagioni che seguirono, (a base di pregiato Tavernello dell'87 e un paio di bottiglioni di Barbera al metanolo,
scampati al sequestro dei Nas del '76 ), alcune dentiere caddero sulla tavola e, per errore, finirono nelle bocche sbagliate, con evidenti problemi masticatori !
Poi, a cena terminata, si diede inizio alle danze.
E allora, via deambulatori, bastoni, carrozzine, cateteri e tutori vari !
Aiutati dagli operatori, incominciò una sarabanda infernale con rumore di ossa, anche sbilenche, cervicali artritiche e di toccamenti, da parte di vecchietti arrapati, di culi molli e tette cadenti ! E...vai !!
Ad un tratto qualcuno si alzò e propose , idea geniale, un concorso per "Miss camicia da notte bagnata" per le donne e di "Mister pannolone ripieno" per i maschietti.
La richiesta fu accolta all'unanimità e, poco dopo, si proclamò la vincitrice per il primo concorso ; una certa Juliette, che aveva dei trascorsi da spogliarellista al Crazy Horse e gran conoscitrice dei viali di Montparnasse, mentre per gli uomini vinse , alla stragrande, un certo Sig. Pompeo, ex scaricatore di porco (si, proprio così) perché lavorava in un allevamento di maiali nel basso bresciano ed aveva contratto, poverino, una rara forma di dissenteria cronica.
La serata fini' in bellezza con un memorabile trenino generale , al ritmo di un frenetico samba brasiliano, ma, purtroppo, qualcuno inciampo', trascinando rovinosamente per terra tutto il gruppo !
Così, sfortunatamente, la serata terminò con la sala da ballo trasformata in astanteria, col rapido intervento degli assistenti con cerotti, garze, calze elastiche, impacchi di ghiaccio, tachipirina, camomilla a litri e gocce di valeriana a gogo' !


.....anche i vecchietti....fanno oh....


Buona notte !




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Racconto scritto il 20/06/2017 - 15:35
Da Ferruccio Frontini
Letta n.1157 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Nel leggere queste righe credo sia impossibile non ridere o sorridere, i luoghi comuni hanno dei richiami irresistibili nonché gustosi.
La parte finale del componimento l' humour è alle stelle. Dopo quel ben di Buddha, il trenino deraglia e le conseguenze per i poveri vecchietti non sono delle migliori.
Più ammaccati e più arrugginiti di prima insomma :D :D ma perlomeno sono ritornati giovani per una sera all'insegna dello spasso.
Anche Scili fa oh! Bravo, sei divertentissimo!

Giuseppe Scilipoti 22/01/2019 - 08:16

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Racconto arzillo, dilettevole, spiritoso e a tratti un po' simpaticamente grottesco. Rava Avis l'estro non ti manca di certo.
Un menù da novanta! Un menù atipico nonché bizzarro, mancava il gelato alla carruba oppure alle ortiche, per non parlare del risotto alle nespole mature di due settimane con peperoncino per rendere il piatto piccanto/acidulo.
Insomma il personale di Villa Arzilla ha voluto ravvivare la situation...comedy!

Giuseppe Scilipoti 22/01/2019 - 08:15

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Famosa Villa Arzilla, complimenti

genoveffa frau 21/06/2017 - 23:20

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FERRUCCIO...mi perdoni la redazione ma voglio chiarire la ragione del mio disappunto. Il racconto è particolarmente scherzoso e brioso in contrapposizione di certi ricoveri che sono dei lager. Capisco la tua ironia nel buttarlo sul ridicolo ma quando le tue espressioni si riferiscono ai pannoloni e camice da notte bagnate e sappiamo da cosa questo mi sembra poco dignitoso. Sai la mia frase diventeremo tutti vecchi era provocatoria. Non prenderla come una critica negativa, ma come una mia personale opinione.

mirella narducci 21/06/2017 - 10:56

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IRONICO ET ACUTO.
LIETA GIORNATA.
*****

Rocco Michele LETTINI 21/06/2017 - 08:31

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Cara Mirella, mi dispiace che questo racconto ti abbia colpito negativamente,ma il mio era solo un modo ironico di rappresentare una realtà che è sotto occhi di tutti cioè l'incuria, la leggerezza se non addirittura il dolo con cui vengono gestiti (non tutti per fortuna) i ricoveri per anziani.
La cronaca ce ne offre parecchi esempi!
Con cordialità, un caloroso saluto.
Ferruccio

Ferruccio Frontini 21/06/2017 - 06:50

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Hai utilizzato molta ironia con leggerezza. Gradevole e mai offensivo. Mi è piaciuto. Bravo.
Ciao

Alessandro Rimoldi 20/06/2017 - 23:21

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L'ironia e lo humor la fanno da padrone in questo racconto su una casa di riposo. Complimenti. Giulio Soro

Giulio Soro 20/06/2017 - 20:18

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bel racconto.

Riccardo Falcini 20/06/2017 - 18:27

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FERRUCCIO...Dovrei gridare come Charles "Fortissima" ma questa satira crudele non mi ha fatto ridere...forse perche gli anziani mi fanno pena specialmente quelli che vogliono strafare. Per fortuna che vecchi ci diventiamo tutti!!!! L'hai scritta bene, hai usato spirito a gogo ma alla fine rimane sempre un pianto! E' uno specchio nel quale ci specchieremo tutti e il tuo burlesco lascia un pò d'amaro in bocca.

mirella narducci 20/06/2017 - 18:13

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Fortissima!!!

Jean Charles 20/06/2017 - 17:21

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