Antichi rumori...
I poeti deliberatamente
confondono i sensi.
Che grande potere, il loro.
Però, a pensarci bene,
capita spesso anche a me,
modesto imbrattafogli,
di scambiare i sensi.
Svegliarsi la mattina presto,
ascoltare rimembranti colpi sordi
quasi squarcianti
una ovattata quiete mattinale.
Ti affacci, data l’ora,
alla finestra del bagno
e catturi l’immagine
di un balcone difronte
dal quale ,una non più giovane donna
munita di un antico
battipanni in vimini ,dolci ricordi,
sporgendosi, colpisce impietosamente
quel tappeto comprato
d’occasione al mercatino
del mese ;
tanto caro e caloroso
per la sua dimora.
Ringrazio quella signora
che, a sua insaputa,
mi ha donato l’odore
del caffellatte ed il sapore del pane
di una volta, ritualità di un ambiente
familiare dove echeggiava il silenzio
di calde mattinate primaverili
in cui anche un colpo di tosse
assumeva il rumore di un tuono,
padroneggiava l’odore di acacie e ginestre
si affacciavano i gerani ai balconi
mentre farfalle spruzzavano
pennellate di colori
meravigliosi qua e la.
Lontani sembrano gli affanni
della grande città,
una dimensione temporale
anacronistica ma attuale.
Le scuole ormai chiuse,
voci di bambini a casa
si rincorrono e argentine
riempiono l’androne del condominio
mentre io, con passo svelto,
percorro velocemente lo stesso
e con il mio fiatone
m’incammino verso l’ufficio
distruggendo ricordi, sapori ed odori
di un tempo che mai più ritornerà.
Luciano Capaldo 17 giugno ‘15
Poesia scritta il 17/06/2015 - 12:46Voto: | su 17 votanti |
Arcangelo Galante
19/06/2015 - 18:24 
MARIA ANGELA CAROSIA
18/06/2015 - 22:04 Buona giornata!

Millina Spina
18/06/2015 - 12:55
Maria Cimino
18/06/2015 - 06:46
luciano rosario capaldo
17/06/2015 - 17:27

Rocco Michele LETTINI
17/06/2015 - 17:16 Encomio per la tua bellissima Poesia.
La cui meraviglia risiede nel cuore di ciò che esprimi con tanta naturale spontaneità.
Lodi infinite e perpetue.

Paolo Ciraolo
17/06/2015 - 16:54




