Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Scrivete un testo all’interno del quale ci sia la frase di una canzone che è motivo di ispirazione p

Le istruzioni sono:

Anche in questo caso Vi chiediamo di apporre una nota in calce con il titolo


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



L'AMORE DI ERNESTO

L’ AMORE DI ERNESTO
Tracce di vita percorrono il mio corpo
Il cuor ha ripreso il battito, è risorto
Da quando hai sbattuto la porta e sei andata
Mi fu fatale quella contentezza con risata.
Fu quella maledizione che mi lanciasti
Devi morir da solo mi dicesti
Nell’ingoiar quel boccone sono svenuto
Fortunato me, dopo un po’ mi son riavuto.
Non so quanto tempo a terra sia rimasto
Se pochi secondi o qualche minuto in arresto
Appena mi son ripreso subito a te ho pensato
un mio anatema di star male ti ho inviato.
Ti trovo all’ospedale con l’ossigeno alla bocca
Ti dissi:_ Il maleficio non si sa mai a chi tocca
Guardandomi negli occhi, mi hai fulminato
A te non ti hanno voluto neppure nel creato.
Pensar ch’è per quarant’anni ti ho governato
Ti sei levata l’ossigeno dicendomi:- disgraziato
A quel punto ho capito che non era mal di morte
Era stato solamente un fatto, non la benevola sorte.
Ho ripreso i miei piedi, via sono andato dai guai
... (continua)

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 21/08/2016 - 13:44
commenti 11 - Numero letture:1191

Argomento: UN SEGRETO

Voto:
su 9 votanti


UNA STORIA UN SEGRETO e molto altro....

Marisa una giovane mamma, con occhi dolcissimi accarezzava un velo da sposa lillà... aveva scelto quel colore perche vedova ormai da dieci anni, da quando una sera tornando a casa in macchina ci fu un incidente in cui perse il marito e il figlioletto di cinque anni. Lei andò subito in coma profondo, quando riaprì gli occhi potè solo portare dei fiori agli amori della sua vita. Col tempo rimosse l'accaduto, le avevano raccontato come era stata la dinamica della disgrazia, che marito e figlio erano stati subito soccorsi ma per il piccolo non c'era stata la possibilità di salvarlo anche se il cuoricino batteva ancora. In questi anni Marisa non si era ripresa, pensava che la vita doveva finire, ma pur troppo la vita continua e devi essere forte. Nel suo cammino incontrò Salvatore un uomo paziente, buono e con lui cercava di ritrovare un po' di pace. Tutti le consigliavano di accettare l'aiuto, in fondo era ancora giovane, sicuramente i suoi due angeli avrebbero voluto la sua felicità...... (continua)

mirella narducci 23/08/2016 - 01:31
commenti 6 - Numero letture:1217

Argomento: UN SEGRETO

Voto:
su 4 votanti


l'uomo del salice

John era più depresso del solito, quel giorno. Stava seduto sulla solita panchina posizionata sotto il solito salice piangente, quasi come se il nome stesso dell'albero riflettesse l'animo del poveretto. Era carnevale e decine di bambini correvano spensierati per il parco, con maschere che John amava definire come minimo "inquietanti". I pagliacci. I pagliacci li odiava particolarmente. Erano come le rune, per John. Questo triste uomo difatti era uno studioso di letteratura nordica e la sua passione più grande erano le rune. Questo simboli, difatti, contengono al loro interno il significato di una parola e contemporaneamente il loro opposto. I pagliacci erano così per lui. Facevano ridere, emettendo gioia, ma lo terrorizzavano, emettendo odio. Era stanco, John, come al solito in quegli ultimi mesi dopo la separazione con Sarah, sia ex moglie. La vita ora era per lui una runa ancora più grande poiché il significato che riusciva a trovare dentro di essa era, ironicamente, la m... (continua)

martino colombo 21/11/2016 - 18:08
commenti 3 - Numero letture:1296

Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO

Voto:
su 1 votanti


Il fantasma nella nebbia

Aveva una barba incolta, non molto lunga, ma poco curata, i capelli rasati, come a voler nascondere la profonda stempiatura che lo caratterizzava. In lontananza si sarebbe detto un'uomo di mezz'età ma, osservando il suo corpo snello e atletico, quel suo giovane viso, ancora senza traccia alcuna di rughe si capiva che era poco più di un ragazzo.
Stava camminando per strada, era una rigida giornata invernale, le mani in tasca, lo sguardo a terra, come a contemplare le irregolarità del terreno o forse a rimuginare sulla sua stessa esistenza, quando all'improvviso, come se qualcosa, o qualcuno, lo stesse chiamando, alzò la testa.
Si guardò intorno, con quei suoi occhi, occhi a cui nessuno era riuscito a dare un colore, di un delicato color nocciola in alcuni istanti, in altri scuri come la pece o chiari come la nebbia mattutina che caratterizzava quella fredda giornata.Solo una leggera sfumatura verde persisteva con ogni tonalità, oscurata però negli ultimi tempi da un'ombra che si era ... (continua)

black shadow 08/12/2016 - 11:27
commenti 3 - Numero letture:1099

Argomento: INTERAZIONE TRA PERSONAGGI

Voto:
su 4 votanti


monti Pallidi

interazione con il personaggio di Mirella Narducci (Alisia)

in un magico posto del mondo, quello dolomitico, Giorgio sta progettando la sua passeggiata...erano trascorsi i tempi splendidi in cui scalava il Cristallo, piuttosto che il Tribulan...
ora si limitava a splendide passeggiate in sicurezza
sui suoi monti Pallidi

""già....tutto grazie ad un prodigioso incantesimo avvenuto ai tempi dell’antico Regno delle Dolomiti, quando la roccia delle montagne aveva lo stesso colore delle Alpi. Tale regno era ricoperto di prati fioriti, boschi lussureggianti e laghi incantati. Ovunque si poteva respirare aria di felicità e armonia meno che nel castello reale. Bisogna infatti sapere che il figlio del re aveva sposato la principessa della luna, ma un triste destino condannava i due giovani amanti a vivere eternamente separati. L’uno non poteva sopportare l’intensa luce della luna che l’avrebbe reso cieco, l’altra sfuggiva la vista delle cupe montagne e degli ombrosi boschi che ... (continua)


laisa azzurra 16/12/2016 - 09:36
commenti 7 - Numero letture:1393

Argomento: INTERAZIONE TRA PERSONAGGI

Voto:
su 6 votanti



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