Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Scrivete un testo all’interno del quale ci sia la frase di una canzone che è motivo di ispirazione p

Le istruzioni sono:

Anche in questo caso Vi chiediamo di apporre una nota in calce con il titolo


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Chi sono ?

Non riuscivo a risalire quella impenetrabile coltre nera che mi avvolgeva, quella mattina. Gli occhi rifiutavano di aprirsi…o erano già aperti ? Improvvisamente il buio fu squarciato e i miei occhi si trovarono a fissare il soffitto. Che strano risveglio. Credetti di dover fare in fretta per andare al lavoro, si, ma io che lavoro faccio ? E non ultimo, chi sono io ? Già perché non ricordo nulla, né il mio nome né i particolari della mia vita ! Passerà, penso, appena messo i piedi fuori dal letto. Sul comodino, un paio di occhiali, che siano miei ? Li inforco e tutto comincia ad essere più chiaro. Sobbalzo vedendo la mia immagine riflessa allo specchio, quello sarei io ? Mi alzo e faccio un po’ di passerella e mi dico che, tutto sommato, non sono malaccio ! Ho solo la sindrome del Milite ignoto. Apro il cassetto del comodino per scoprire qualcosa che possa parlare di me. Trovo solo oggetti di uso comune..ehm..certo che devo avere un’attività notturna intensa ! Non sarò mica sposato ? N... (continua)

Nino Curatola 09/07/2019 - 09:43
commenti 2 - Numero letture:948

Argomento: AMNESIA

Voto:
su 2 votanti


IL RISVEGLIO

Un mattino una luce scialba inondava la stanza azzurra, dove il bianco del letto e i candidi camici del personale in quel luogo, indifferenti andavano e venivano. Era l’ospedale Cristo Re, distesa in un letto aprivo gli occhi dopo tanto tempo che mi sembrava una vita, anche se della mia vita non avevo nessun ricordo. Nascevo ora, la mia mente era mutilata non sapevo neanche il mio nome. I fatti più intimi erano stati inghiottiti in un abisso profondo, il trauma subito aveva inciso il cervello, l’archivio dei miei ricordi era andato perduto insieme ai legami affettivi. Dovevo tornare alle origini, riaffermare il mio stato, ero solo una larva che si autodistruggeva nel tentativo di ricordare…Chi ero? Come mi chiamavo? Il desiderio di avere risposte mi creava ansia, rinnegando ogni possibile soluzione ero immobilizzata da fantasmi senza volto, senza storia. L’uomo è una macchina e il mio corpo reagiva come tale, ma avevo bisogno della mia entità. Nella tarda mattina un gruppetto di person... (continua)

mirella narducci 09/07/2019 - 19:37
commenti 7 - Numero letture:972

Argomento: AMNESIA

Voto:
su 4 votanti


Milano sotto il paltò

Mi capita di travestirmi da me stesso e bagnare la gola in qualche localino sui Navigli, o di sedere
al tavolo di un imprecisato ristorante in Brera.
Coppie che ne scrutano altre, anch’esse taciturne, il cui unico dio rimasto vivo gode del dito
ancorato alla tastiera. E’ comprensibile che tra Adamo ed Eva la conversazione fosse difficile
in quanto non avevano nessuno di cui sparlare, ma…
Presto saturo, insieme al paltò mi eclisso nelle viette e in quel particolare crocevia mi dico
che non scriverò più d’amore e condiscendenza. Un uomo ci ha provato e lo hanno crocifisso.
Il televisore di un bistrot… e poi nella testa solo scighera.
Con il cinguettio del cardellino da suoneria nel telefono trilla la sveglia, e forse l’unico dio rimasto
vivo è il senzatetto che deve avermi offerto la sua coperta.
Ho l’emicrania, e puzzo di alcool… e non ricordo che ci faccio in questo posto, e cosa sia
questo posto. Spegnendo la suoneria trovo una chiamata senza risposta, Celeste…
E ancor... (continua)

Mirko D. Mastro 11/07/2019 - 20:10
commenti 5 - Numero letture:919

Argomento: AMNESIA

Voto:
su 5 votanti


Sul filo corre la voce dell\'amore

Non so quanto tempo è passato, so che ho aperto gli occhi e ho avuto paura.
Ho controllato il respiro, è la sola cosa che mi è venuta spontanea, spingere l'aria nell'addome e farla uscire, lenta, dalla bocca. Capisco che sto meglio perché la vista non è più annebbiata.
Non so dove sono, anche questo adesso è chiaro. Non so chi sono, mi percepisco attraverso la paura mentre i pensieri fuggono.
Sono in un letto, accanto ce ne sono altri due appoggiati alla parete opposta.
Dove sono stesa c'è una coperta sul pavimento, color arancio, come quelle sugli altri due letti, in ordine al contrario del mio. Al di sopra di questi una foto grande, un uomo molto bello con gli occhi azzurri. Forse sono verdi, come i disegni sulla tenda che, lunga, copre tutta la finestra.
Entra un po' di aria e la spinge leggera verso un mobile, c'è un mangiadischi dello stesso colore delle coperte, ecco le coperte di ciniglia. Capisco che cosa sono gli oggetti, i colori...perché non so che cosa c'entro io con ... (continua)

Grazia Giuliani 12/07/2019 - 12:30
commenti 11 - Numero letture:1176

Argomento: AMNESIA

Voto:
su 7 votanti


a commuovermi ci pensa Grazia

C’eravamo solo lui ed io

Non so dove, non so neppure perché, ma ci bastavamo "insieme" fino a fare invidia a chi si crogiola nella propria vanità, illudendosi di essere, di conoscere, di sapere, di bastarsi...

Poi, un rumore sinistro, una sveglia inopportuna, mi rigiro nel letto… e no, eh….ti tocco, smani, oh no, sei proprio tu.

Protesti nel sonno, poi ti rigiri e ti metti comodamente supino, e cominci a russare

Invadi più dei tre quarti del letto, ti smuovo, ti rigiri su un fianco, forse ti svegli appena

Vorrei riprendere quel sogno, ma non me lo permetti, anzi, allunghi la mano nella speranza che io sia sveglia, ma no, fingo di dormire, allora ti rimetti supino e continui la tua lunga sinfonia ritmata, un’orchestra stramba di paese dove basso e contrabbasso fanno a gara con il trombone

Eh, no… lui era un altro, eccome… neppure respirava, per non fare rumore

Forse, un mio movimento e ti risvegli… ti avvicini e sento il tuo respiro finanche negli o... (continua)

laisa azzurra 14/07/2019 - 11:22
commenti 10 - Numero letture:1015

Argomento: AMNESIA

Voto:
su 4 votanti



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