Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Scrivete un testo all’interno del quale ci sia la frase di una canzone che è motivo di ispirazione p

Le istruzioni sono:

Anche in questo caso Vi chiediamo di apporre una nota in calce con il titolo


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



La breve estate della spensierata giovinezza

La breve estate della spensierata giovinezza

Ed eccolo arrivato, puntuale come la morte, il grande caldo: la canicola.
Ed eccomi alle prese con un’altra insopportabile estate. Già, alla mia età l’estate, più che una stagione si sta rivelando un evento, un fenomeno atmosferico devastante. Insopportabile!
Chiuso dentro casa, gli scuri accostati, l’aria condizionata sparata a palla, muovendomi il meno possibile (alla bisogna, lentamente, quasi al rallentatore per non sudare), mentre attendo che il sole tramonti mi scopro a ricordare quella estate meravigliosa! L’estate del 1970, quella dei mondiali in Messico, quella della partita del secolo: Italia Germania 4 a 3, allo stadio Azteca di Città del Messico. Ah! Che notte indimenticabile. E che magnifica estate! Allora mi avviavo, felice e spensierato, verso i miei vent’anni; e non soffrivo certo il caldo, anzi, lo anelavo. Aspettavo l’estate come manna dal cielo.
Rammento giorni perduti nel tempo, trascorsi rosolandomi al sole sul b... (continua)


vecchio scarpone 23/06/2018 - 14:49
commenti 2 - Numero letture:1023

Argomento: TEMA

Voto:
su 1 votanti


La copertina d’ocra e vermiglio

A Ottobre di magico restano l’odore delle caldarroste, se siete fortunati ancora nella carta di giornale, e il calore dei ricordi… il profumo e i colori dell’Autunno, quelli sbiadiscono al passo stanco ma costante dell’uomo in bianco e nero che incede irrispettoso del lavoro della saggina che ora schiaccia un pisolino, del rastro che prende fiato tra le foglie mentre la vanga osserva tra la pula.
Raccolgo da terra una castagna da sotto il nodoso albero nel giardino della grande casa che fa da argine tra la trebbiatura e il letto del ruscello, e le parole fanno lo stesso rumore dentro la testa di quando sull’imbrunire il vento e l’acqua dialogano insieme. Stasera siede con loro in riva una signora per bene, lo si vede da come ferma sulla tela la luce attraverso gli occhi di un fiore.
Così scrivo di nonno che prendeva me bambino sulle ginocchia davanti al fuoco e iniziava a raccontare una favola dal libro con la copertina tra l’ocra e il vermiglio, sempre la stessa, solo dopo aver soc... (continua)

Mirko D. Mastro 09/10/2021 - 21:24
commenti 2 - Numero letture:496

Argomento: MAGICO AUTUNNO CONCORSO OTTOBRE

Voto:
su 1 votanti


L\'amore per la lettura

Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e cosa facevano i miei genitori e compagnia bella, prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, che a me non mi va proprio di parlarne"(tratto da J. D. Salinger_Il giovane Holden)

Non ho voglia di ricordare la mia infanzia, perché non avrei nulla di bello da ricordare... o forse no... forse qualcosa di bello in quello squallore c'era...
Guardo il mare, in questo giorno d'autunno inoltrato, ed ammiro un tramonto colorato, che si tuffa nell'acqua... La mente vaga...
Un nugolo di bambini sempre affamati ed una casa piccola, troppo piccola per contenere tante persone.
Bimbetta, mio padre mi trascinava con sé nella terra, a raccogliere sasso. Diceva che il campo doveva essere sgombro e dall'età e dai sassi.
Eppure li toglievo..., ma sembrava che lì il buon Dio, avesse scaricato tutti i sassi della terra. Per... (continua)


Teresa Peluso 15/11/2017 - 17:28
commenti 7 - Numero letture:1258

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 4 votanti


Donna vuol dire danno ( insopportabile anagramma).

"Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, che a me non mi va proprio di parlarne" (tratto da J.D. Salinger - Il giovane Holden).
Ma tanto per non scontentare né me né voi mi terrò, diciamo così, a mezza strada dicendovi lo stretto indispensabile per farmi conoscere e soddisfare la vostra curiosità.
Sono stato partorito in un paese campano, che più brutto ed arretrato non si può, dove i miei genitori si arrangiavano a fare mille mestieri per sbarcare il lunario e nutrire e vestire cinque figli: tre femmine e due maschi, l’ultimo io. Il cocco di casa? No, in casa nostra non c’erano coccole per nessuno. Del resto, il necessario, poco per tutti: un bicchiere di latte la mattina, un frutto a scuola o sul lavoro e un pasto vero e proprio la sera.
Mentre mi... (continua)

Aurelia Strada 24/11/2017 - 15:02
commenti 9 - Numero letture:1328

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 3 votanti


Sulle ali di una farfalla

Sulle ali di una farfalla

Seduta davanti allo specchio, scruta il suo viso e si convince che le rughe hanno devastato la bellezza dei suoi vent'anni
La sua è una vita incolore, scialba e demotivata...eppure ha un marito, due figli e la possibilità di avere tutto ciò che chiede .
Ma lei non vorrebbe più nulla... è stanca della monotonia ,che scandisce i suoi giorni, è stanca della noia che accompagna le sue ore e dell'insoddisfazione della vita coniugale.
I suoi voli romantici sono rimasti ancorati a venti anni fa,quando tutto il suo mondo era intriso dei colori della gioventù e dei sogni, chiusi irrimediabilmente nel cassetto.
Era proprio questo che avrebbe voluto dalla vita?
No, avrebbe voluto danzare sulle note di una canzone , volteggiando come una farfalla leggera e colorata.
Invece vive una vita silenziosa e appartata, proprio come un bruco nel suo bozzolo.
Venti anni fa Umberto era differente: riusciva a farla sentire importante, era sempre attento e la faceva danzare... (continua)


Teresa Peluso 23/08/2022 - 21:39
commenti 4 - Numero letture:384

Argomento: Vorrei quasi che fossimo farfalle e vivessimo appena tre giorni d’estate…” (John Keats)

Voto:
su 4 votanti



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