In quell’ora immensa,
spietatamente assolata
mormorata in lento pesante vento
a mezzo di quel giorno d’agosto,
svaporò all’improvviso d’ogni terrena energia
l’anima mia,
d’ardente estasi stordita
in immaginate,
abbagliate raggere angeliche.
spietatamente assolata
mormorata in lento pesante vento
a mezzo di quel giorno d’agosto,
svaporò all’improvviso d’ogni terrena energia
l’anima mia,
d’ardente estasi stordita
in immaginate,
abbagliate raggere angeliche.
Poesia scritta il 12/11/2015 - 16:40Letta n.1237 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Versi vibranti, emozionanti, delicatissimi.
Ugo Mastrogiovanni
16/11/2015 - 12:06 --------------------------------------
Letta tutta d'un fiato.. da recitare.. molto piaciuta


Francesco Gentile
13/11/2015 - 13:02 --------------------------------------
Molto bella, incisiva e intensa. Ciao
Sabry L.
13/11/2015 - 06:15 --------------------------------------
Un'ora tutta da ricordare questa tua caro..ah però.....bravo Alberto complimenti... un'ora davvero intensa...oltre che immensa....Ciao caro..
Maria Cimino
12/11/2015 - 19:25 --------------------------------------
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