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Je suis Charlie

Cadono come gocce di pioggia
pesanti tonnellate e forse anche di più.
Cadono come le lacrime
di chi piange per colui che non c'è più.


Sono bombe lanciate contro il cuore,
sono veleni che puzzano di dolore,
sono armi puntate dritto all'anima,
sono ulteriori pesi su una vita giá tragica.


Ed è il dolore la catena che ci tiene uniti,
che strangola i cuori di noi uomini impauriti,
smarriti dinanzi a tanta crudeltá,
in un mondo che ha dimenticato cosa sia la pietà.


Ma non temiamo di innalzare al cielo le nostre matite:
ricordare, per non dimenticare mai
l'inestinguibile bruciore di codeste ferite.



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Poesia scritta il 09/01/2015 - 10:14
Da Anna Di Maio
Letta n.1549 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Una poesia complessa, molto bella e carica di sensibilità e umanità. Brava.

. Focus 26/01/2015 - 11:28

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...Però il primo dovere delle parole è NON CONFONDERE LE IDEE. Giustissimo che la libertà delle parole MAI deve portare ad uccidere chi le scrive, ma è vero anche che c'è una libertà male usata che non è più libertà, ma altro; ed è vero pure che ci sono parole che uccidono.
Tutto può essere sia bene che male, dipende da come lo si usa. E ci sono forme di satira ottime ed utili, così come ce ne sono di ingiustamente offensive e deleterie.

Vera Lezzi 09/01/2015 - 22:32

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Scusa il refuso,uniamo

genoveffa 2 frau 09/01/2015 - 20:44

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Teniamo alte le matite,la libertà delle parole non uccide,deve far sorridere,ci uniomo al dolore siamo tutti fratelli,non si deve dimenticare

genoveffa 2 frau 09/01/2015 - 20:43

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Sì, hai ragione.
Il dolore, la paura, lo sgomento, la
rabbia, l'impotenza è quel che ci tiene
uniti. Oltre all'orrore e la crudeltà
che alberga nell'uomo, in un mondo zozzo
che affoga l'amore, la fratellanza, la pietà, la considerazione, nella stretta del potere, del fanatismo e...
Basta, sto andando oltre!!..
Brava Anna! Ciao...

Gio Vigi 09/01/2015 - 20:19

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