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Il Sonno della Fenice

Ma dove sono le parole
che sembrano sfuggirmi?


Pericoloso è cercarle,
affondare le mani nel cuore
senza la voglia di gridare.
senza la forza di respirare.


Si blocca la vita,
gira al contrario l’orbita,
maledetta
dalla fame del buio.


Mento, sputo, vomito
quel malumore che mi stringe
e strepito inveendo sul sole
e sulla luna e il cielo, stramaledetto schianto
che livido grida il viola del non ritorno.


Potrei lasciare che tutto cada,
accada la menzogna, padrona su di me,
potrei sfiorare l’isola del nulla
giocando in voli distanti,
squame di me assenti,
potrei distruggere e farmi fuoco
diventando cenere per poi volare.



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Poesia scritta il 19/01/2015 - 23:50
Da patrizia sgura
Letta n.1442 volte.
Voto:
su 8 votanti


Commenti


Struggente ma intensamente bella.
Brava e benvenuta...

Gio Vigi 23/01/2015 - 22:16

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Struggenti versi che colpiscono il cuore!
Sei bravissima

giancarlo gravili 21/01/2015 - 09:14

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Patrizia, complimenti, eccellente. Quanta forza!

Francesco Mereu 20/01/2015 - 23:45

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Intensa e significativa,molto bella,benvenuta nel sito

genoveffa 2 frau 20/01/2015 - 23:40

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Intensa, sentita, uno scroscio di sentimenti dirompenti. Molto bella

Emanuele Sestito 20/01/2015 - 23:21

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grazie della gentile accoglienza. Prendo confidenza con il sito e poi sicuramente andrò a leggerla...mi hai incuriosita.

patrizia sgura 20/01/2015 - 21:23

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ti consiglio pure di leggere spesso mia sorella ANNA ROSSI, fidati, è una PRINCIPESSA

salvatore alvaro 20/01/2015 - 21:11

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CIAO PATRIZIA , a quanto pare sono io il primo a commentarti,,, benvenuta tra gli amici , anche mia moglie si chiama PATRIZIA,
ti saluta

salvatore alvaro 20/01/2015 - 21:07

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