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scovando il dunque
mai sazio della voce
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devozione a
qualunque cosa riponessi
nell'angolo dei tuoi
preamboli labirinti
allegorici d'euforia
condividevi stessa
fame di novizia
intransigente
e scaltramente ingenua
a dietro le quinte
arpioni indifferenti
di bugiardi i felini
combattuti contro vi ti
scagliavi
incutevi alla loro modestia
e calpestante
conducendoti alla rivalsa
di un buio di bivio
e solitudine
perso nella corrente
di un fiume che porta all'oblio
scaltra la tua indulgenza
poté ricucire i fili
alla ricerca del tuo trovato
e voltare
lontano
suoni allegri
schiamazzi
risa beffarde
nell'odore di aria fritta
ombre furtive e giocose
ghiotte di stupore
ritrovasti la tua gaia
ricca
genuina famiglia


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Poesia scritta il 26/09/2015 - 15:04
Da Luca Di Paolo
Letta n.1108 volte.
Voto:
su 3 votanti


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