POESIA

Sono caduta nel buio d’un mistero
vuota dell’anima senza alcun respiro
conto le ore che lente sfumano via.
Una rete di affanni mi avvolge
martire delle paure scivolo verso l’ignoto.
Nei sogni un pozzo nero
apre la sua bocca profonda
nel terreno i miei passi
sfiorano l’orrido cerchio
non sanno se fermarsi o cadere
quale sia la scelta giusta è da vedere.
E’ tutto in ombra, silenzio….
curioso sarebbe toccare il fondo
e scoprire le verità nascoste
tra le nude pareti trovare un uscita
e la nostra salvezza…..
Quella porta che abbiamo sempre rinnegato
che credevamo chiusa
a cui non abbiamo mai bussato.
Madre sono nel pozzo, tu ne parlavi
nel tuo dolore.
Morente volevi che il mio abbraccio
riuscisse a farti riveder la luce.
Provo a cercarti con la speranza
di riveder le stelle… insieme!

Mirella Narducci

Poesia scritta il 13/01/2017 - 23:58

Da mirella narducci

Letta n.1340 volte.

ROCCO....Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono. (Tagore) Questa è la mia risposta.....Felice weekend

mirella narducci 14/01/2017 - 16:28

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LAISA....Spesso cito la mia mamma nelle poesie. Lei è una frequentatrice assidua dei miei pensieri....ciao felice giornata

mirella narducci 14/01/2017 - 16:24

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LUPO.....grazie a te per la tua continua presenza Felice giornata

mirella narducci 14/01/2017 - 16:21

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PAOLO PEDINOTTI...sono felice che questo mio scritto abbia svegliato in te questi pensieri che sono stati anche i miei"è trovare in quel pozzo la verità, nel buio aprire una porta ed essere innondati di luce...la luce della conoscenza...."
Ciao e grazie del tuo bel commento

mirella narducci 14/01/2017 - 16:20

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La mamma? La poesia emozionante del cuore!
Versi di pregevole scorrevolezza.
Lieto fine settimana, Mirella.
*****

Rocco Michele LETTINI 14/01/2017 - 15:51

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ciao Miry
la tua mamma nelle tue poesie
dolce come tutte quelle che hai scritto per lei
il pozzo...tirar fuori dal pozzo per riveder la luce...
quel che vorremmo sempre per tutti i nostri cari
ciao tesoro, felice sabato

laisa azzurra 14/01/2017 - 13:18

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DIMENTICAVO *****

Paolo Pedinotti 14/01/2017 - 12:11

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molto bella e personale 5*

GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 14/01/2017 - 12:10

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Parole che devono essere solo lette, fatte proprie, custodite, coccolate...
Il fondo del fondo cercato come punto di ripartenza... attratti dal fondo più nero come vittima innamorata, attratta dal proprio carnefice.
Irrazionalità quasi autodistruttiva...
Segreti del sentire umano che tendono all'oscurità per riconquistare la luce conosciuta.
Mille volte ho bussato a quella porta, mille volte mi ci sono avvicinato...quasi fosse lavarsi con la non luce del buio più buio per rivedere anche un sol raggio di luce della luce più lucente.
Questo mi arriva ed è cosa grande, cosa positiva, cosa bella.
Ciò che scrivo non è riferito alla tua poesia, non mi permetterei...
ma ha ciò che il tuo scritto a svegliato in me.
grazie

Paolo Pedinotti 14/01/2017 - 12:09

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