Blue orchidea
e il cactus dalle spine micidiali
che anela perlomeno un sole messicano.
Mi sorridi ogni mattina quando scosto
le tendine e t'intravedo sonnacchiosa
ad affrontare un nuovo giorno filtrato
dallo spessore dei doppi vetri.
Sei eretta e rigida nel tuo scarno fusto,
esuberante ed elegantemente malinconica all'apice
nei tuoi petali dal celeste all'indaco al blu di Prussia.
Prossime alle foglie, presenti solo alla base,
le radici argentate fuoriescono dal vaso trasparente
sembrano fluttuare nell'aria in cerca di stabilità aleatorie.
Forse rivendichi la curiosità di un gatto vero
che solleciti le tue fantasie dandoti un brivido
che ti scuota dappertutto
e d'altro canto la compagnia del cactus
ti pare un pochino dozzinale
con le sue smanie di full immersion nell'illecito?
Come mi somigli, phalaenopsis blu!
Quanto durerò in questo mio pervicace schermare
la luce per rifletterne la splendida tristezza
che l'accompagna?

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