Quando soffia il vento
Quando soffia il vento,
qualcosa cambia, qualcosa arriva.
Arriva il profumo nell’aria,
l’odore umido della pioggia,
il fruscio leggero delle foglie
che danzano nel cielo,
il fragore secco dei rami spezzati.
Quando soffia il vento,
tutto cambia,
il tempo, da sereno, si fa cupo,
come l’umore,
la direzione dei pensieri,
il passo di chi cammina.
Quando soffia il vento,
il suo fischio sottile avverte
che qualcosa si muove,
che qualcosa sta cambiando,
riaprendo porte chiuse da tempo.... (continua)
Vorrei vivermi la vita liberando gli spazi coincisi tra il tempo.
La nullità dei bordi a volte mi porta a vagare, ma anche le righe tra lo spazio mi porta a restringere l'infinito tempo che invece potrei trovare nel nulla, nel vuoto e nel suo senso pieno di esistenza....
(continua)
Sotto un cielo che non ha più nome,
giacciono madri, bambini, silenzi.
La terra non è più terra: è carne,
è polvere che urla con voce umana.
Gaza brucia — e nessuno piange abbastanza.
Lì, dove i sogni si scavano fosse,
la notte non chiede il permesso di restare.
Il sole si vergogna a sorgere ancora.
Uomini contro uomini,
non più per fede, non più per patria,
ma per il vizio antico del potere,
per l’odio che si tramanda come pane.
E l’umanità dov’è?
Nei palazzi muti? Nei voti astenuti?
Nelle mani che contano morti come numeri,
e non come figli, padri, anime?
Abbiamo perso la verità
quando abbiamo smesso di guardare negli occhi.
Abbiamo sepolto la dignità
sotto le macerie dell’indifferenza.
Eppure
una voce resta.
Una voce che non chiede vendetta,
ma memoria.
Che non cerca confini,
ma coscienza.
Ascoltala.
Prima che sia troppo tardi
per ricordare cosa significa essere vivi.... (continua)
Nel mondo si sentono le grida e i pianti dei bambini che non hanno più i loro genitori per colpa del cuore malvagio di Israele "anima nera".
Questi bambini hanno fame perché han poco da mangiare, cercano a stento tra i rifiuti il cibo.
Poveri bambini di Gaza morti o che non hanno più una casa.
Il premier israeliano che si vergogni,un giorno o l'altro sarà punito.
Si deve assolutamente fermare questa guerra perché questo genocidio si deve condannare e Israele, non deve essere più fornito di armi.
Quindi FREE PALESTINE.... (continua)
C'era una volta una spugna diversa dalle altre.
Dopo tante volte che era stata usata, strizzata, macchiata e gettata a parte, non si era mai persa d'animo.
Così un giorno aveva ripreso il suo brillante colore, sembrava nuova!
Aveva preso forza dall' arcobaleno dopo la tempesta, dalla luce del sole che la riscaldava e dai profondi desideri delle persone.
Le aveva ascoltate quelle voci, sospirare, piangere, sperare.
Aveva sempre creduto che ogni piccolo desiderio un giorno sarebbe stato esaudito, lasciando il cuore delle persone più leggero e felice....
(continua)