Un punto bianco, sulla costa laziale,
si erge sopra il mare.
I vicoli salgono a scale, senza vedere il mare.
Il mare risuona nelle strette vie;
le persone si fermano a respirare
e ritornano a parlare.
A Sperlonga,
l’uomo si avvicina,
condivide
e riscopre la bellezza
del rapporto umano.... (continua)
Nel silenzio luminoso della notte
nascono pensieri, muoiono speranze,
compendi di vita vissuta
tra poche gioie e tanta amarezza
nell’impervia lotta tra il bene e il male
tra la felicità e il dolore più grande
di aver perso – per sempre –
un piccolo gesto d’amore,
negato per anni a un povero padre....
(continua)
Canti corali
Ho cantato i Carmina Burana con un coro di cassintegrati di Cracovia giunti a Catanzaro con un camion di cocomeri e carrube di un certo cosacco di nome Casaciok affetto da celiachia, dal morbo di Crhon e pure cornuto da sua moglie Cornelia. Il concerto ebbe un successo clamoroso tanto che, per festeggiare combinammo una cena da Caronte er cucuzzaro a base di crostini con cicoria, curcuma e ciccioli di cinghiale, cozze alla cosentina con cipolle e cumino, carne di cavallo con contorno di crauti, una cheesecake al coriandolo e Chianti del casentino a go go. Sarà stato per il troppo vino, strafatto come un cercopiteco in cerca di una compagna mi sognai di un cammello che voleva fare un cameo in un film di Francis Coppola ambientato nel deserto del Gobi con la partecipazione di Claudia Cardinale e Charlie Cox e come comparse i calciatori del Catanzaro.
Ripresomi da codesta contingenza, rientrai nella mia casuccia dove ritrovai il mio cane carlino di nome Carlo, il mio can... (continua)
Sogni
Non mollare mai,
i sogni vivono dentro di noi,
non si spengono mai.
C’è sempre tempo per tornare,
basta ritrovare la chiave
che apre il cassetto dei desideri
e riaccende la mente a sognare.
Ricordalo sempre.... (continua)
Zoppicavo su qualcosa che stava dove non doveva stare, un'estate soffiata tra capelli lunghi di salsedine al cielo d'isola dal vento.
Una nuvola, l'unica, di cotone e ombretto rosa mi ha ricordato la docilità del suo viso poi, quasi reale, la tenebra me l'ha portata via.
Così ho ucciso la notte.
Un altro périgord di assenzio.
Evoluzioni come di funambolo… mento sul corrimano del poggiolo, un dente all'ardesia.
Il sonno
(da Caldolana, Dominique Noir alias M.D.Mastro)... (continua)