Insieme nella brevità dell’istante
chiamato vita, frughiamo negli spazi oscuri,
per cercare con i nostri occhi
il buio e con la nostra pelle
il piacere primordiale dei sensi
ridendo dei limiti imposti
dalle nostre catene morali
così,
scivoliamo in un vortice dantesco,
portati dal vento e abbandonati da ogni volontà
di redenzione
per aver amato troppo
oltre i confini del cielo
seguiamo la corrente della nostra punizione,
con la forza di trascendere il dolore
degli inferi...insieme
colpevolmente insieme.... (continua)
Ho sempre creduto nell'amicizia,in quella vera e spesso si scambia la finzione per sincerità.
Papa Francesco ha detto di lasciare andare per la propria strada chi non vuole più la tua compagnia, perché l'amicizia non è una costrizione:ognuno continua a essere libero di sceglierti o di cambiare strada e amici.
Certo fa male al cuore dover accettare l'evidenza, dover accettare l'indifferenza , ma nessuno può costringere qualcun altro a credere in te
, se si è insinuato il tarlo della gelosia e non si riesce ad avere più reciprocità.
Tuttavia si ricorderanno solo i momenti belli e nel cuore rimarrà sempre un angolino riservato a quell'amica/co ,che ha preferito tagliare i ponti della conoscenza ,pensando che fra te e lei/lui non ci sia più empatia.
Ma la vita è una gran maestra...non si può amare e dimenticare.
La vita ci insegna ad amare e conservare nel cuore tutto ciò che ci ha dato conforto in determinati periodi.
Per me l'amicizia è eterna, sia pur con alti e bassi e...
(continua)
Il bisonte
L'asservimento bovino del
bisonte muschiato nord-colombiano
alla gogna mediatica maremmana
tardo gotica, fomenta una discrasia psichedelico agroalimentare nei pascoli
foraggiferi del basso Lazio,
compenetrando l'habitat del
procione di Tasmania con
l'avifauna specifica del deserto
del Gobi, con ricadute evidenti
sulla setosità raffinata dei cappotti di cammello della Maison Dior.
A tal risultato si aggiunga pure che l'epistassi romanocentrica barricadiera, giunta a volo radente, potrebbe trasformarsi inesorabilmente in una volèe incrociata destroconvessa, degna della migliore milonga Argentina, provocando altresì una catarsi monoclonale proteiforme di spiccato coinvolgimento militaresco austroungarico, decisamente insurrezionale durante il solstizio d'estate.
Olè!... (continua)
La scia delle parole lo
Chi scrive per ultimo
porta con sé un dono segreto:
le parole degli altri
che diventano seme
per il suo pensiero.
Dalle frasi già pronunciate
nasce la possibilità di scegliere,
intrecciare suoni e sensi,
dare forma nuova
a ciò che già vive.
Scrivere per ultimi
non è un limite,
ma un’occasione:
trasformare l’eco
in voce propria.
La scia delle parole.... (continua)